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Curiosità Italiane nella Versailles d’Italia: Caserta

Toccata e fuga in Campania, Curiosità Italiane bussa alle porte di Caserta, dove ad accoglierci alla stazione c’è Antonio.

La prima cosa da fare per chi visita Caserta è prendere un caffè. Antonio ci tiene molto, in quanto a Caserta si respira molto un’aria di competizione con la vicina Napoli, dove la cultura del caffè è sacra. Ci viene indicato un bar nei pressi della stazione e bisogna ammetterlo, il caffè è davvero ottimo ed è difficile affermare in quale città sia più buono. Tra un cornetto e un pasticcino scopriamo che Caserta è ricca di aneddoti e di storia e che non c’è tempo da perdere.

Le origini di Caserta si perdono nei ricordi tra Osci e Sanniti, antiche popolazioni italiche preromane. Un centro orgoglioso, tanto da essersi opposto alla potenza di Roma, appoggiando Annibale. Un Medioevo pieno di aneddoti e passaggi di potere, fino al dominio dei Borbone. Fu proprio Carlo III a volere la costruzione della Reggia. Per l’incarico fu scelto Vanvitelli con la prerogativa di realizzare una struttura che superasse per maestosità tutte le altre d’Europa. Il re Ferdinando IV, invece, fece realizzare una fabbrica di seta, una produzione che oggi riveste gli interni di Buckingham Palace e della Casa Bianca.

#CuriositàItaliane, da sempre, si pone l’obiettivo di individuare i siti più belli al di fuori dei classici tour turistici, ma il nostro accompagnatore, Antonio, non molla e ci conduce alla Reggia di Caserta ed a Casertavecchia.

La bellezza della Reggia di Caserta è difficile da esprimere a parole. La maestosità del luogo l’ha resa la residenza reale più grande del mondo, per volume. Fu voluta fortemente da Carlo I di Borbone re di Napoli e le sue istruzioni erano chiare. La residenza reale doveva offuscare la bellezza della Reggia di Versailles. Il progetto venne affidato al Vanvitelli e tra le richieste vi era un collegamento con la capitale Napoli mediante un vialone monumentale di 20 Km. Idea che, però, venne realizzata solo in parte. Sono serviti più di vent’anni prima di poter essere utilizzata come dimora reale, quasi cento per terminare quest’opera grandiosa e una serie di successori a Carlo che, però, non erano animati dallo stesso entusiasmo per la residenza reale. Lo stesso Vanvitelli non riuscì a vedere ultimato il suo progetto.

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La Reggia è espressione del Barocco italiano, con un numero di stanze da capogiro e opere meravigliose di artisti italiani. Tra le sale più insolite vi è la Sala Ellittica dove è custodito il Presepe Reale. Carlo I e i suoi successori hanno dato vita ad una vera e propria tradizione del presepe. Questo rituale coinvolgeva artisti e artigiani di corte, ma anche dame e principesse che confezionavano gli abiti delle statuine. La struttura del Presepe Reale chiamata Lo Scoglio occupa 40 metri quadri e conta 1200 statuine nel rispetto delle regole canoniche dell’arte del presepe.

E’ il parco della Reggia, però, a meritare un’attenzione particolare. 3 km di percorso dipartiti in due viali in cui si susseguono fontane dall’impatto suggestivo e da due giardini di rara bellezza, il giardino all’italiana e il giardino all’inglese.

Tra le notizie più curiose della Reggia di Caserta c’è lo “strano oggetto che ricorda una chitarra”, così i funzionari del Regno d’Italia censirono il bidet, a loro sconosciuto.

Casertavecchia è, invece, un borgo tipicamente medievale. Le sue origini sono dubbie, ma è nel periodo medievale che il borgo iniziò ad acquisire importanza politica e a crescere, con la costruzione di diversi edifici. Oggi, sono ancora ben visibili i resti del castello, il campanile e il Duomo che lasciano ben immagine come doveva essere nel passato. Qui ogni anno si tengono fiere folkloristiche e il panorama visibile è senza paragoni. Ciò che incuriosisce di Casertavecchia sono tutte le sue leggende legate agli spiritelli, i Mazzamurielli. Questi folletti, estremamente dispettosi, si intrufolavano nelle case per rubare o rompere oggetti dei contadini. Queste creature dall’aspetto angelico, fautori di birbanterie erano in grado anche di rivelare luoghi dai tesori nascosti, ma solo ai più meritevoli o a chi riusciva ad afferrargli il berretto.

CasertaGrazie alle conoscenze di Antonio siamo riusciti a intrufolarci in una casina dove tutto è a misura di folletto. Le storie raccontate, la suggestiva fantasia e l’insieme di tutti i piccoli pezzi d’arredamento hanno dato vita ad un punto davvero caratteristico.
Tra un giro e l’altro non dimenticate di entrare in una delle poche taverne ancora aperte, dove è possibile assaggiare la polenta grigliata con funghi.

#CuriositàItaliane, la rubrica che, ogni settimana, vi porterà a visitare gli scorci e i paesaggi italiani da non perdere. Utilizzate il nostro hashtag e… al prossimo viaggio! Scriveteci a [email protected] per dirci la vostra e perché no, per invitarci a scoprire le bellezze della vostra città italiana del cuore.

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Benito Dell'Aquila