Curiosità Italiane, vi portiamo tra i vicoli e i profumi della bedda Catania

#CuriositàItaliane, oggi fa tappa nella città denominata “la Milano del Sud“, la splendida e viva Catania!

Basta immergersi tra i sampietrini delle strade, in particolare nelle serate estive, per comprendere la motivazione di questo soprannome. La movida è sempre vivace e colorata, concentrata nel centro storico e in particolare nella piazza dell’ottocentesco Teatro Massimo Vincenzo Bellini, nota ai catanesi come Piazza Teatro Massimo, che accoglie ogni weekend, ma anche il mercoledì, giorno deputato alle serate universitarie, siciliani dell’intera zona.

Catania, terra di mare e di fuoco, alle pendici dell’Etna, si staglia in tutta la sua monumentale bellezza naturale, influenzata dalla passione che scorre dalle profondità del vulcano.

Con i suoi strabordanti edifici barocchi, il centro di Catania si è guadagnato la nomina di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco.

Dalle vie principali ai piccoli vicoli, dalle case private ai monumenti, dai balconi in ferro battuto alle decorazioni leonine delle facciate, a Catania non si sa mai cosa guardare.

La perla dell’architettura barocca è sicuramente Via Crociferi , set di numerosi film (Il bell’AntonioStoria di una capineraI viceré). Spiccano Villa Cerami, sede della Facoltà di Giurisprudenza e numerose chiese, tra cui quella di San Giuliano attribuita al prete-architetto palermitano Giambattista Vaccarini.

Tra il bianco dei palazzi e della monumentale cattedrale del Vaccarini, è difficile scegliere cosa escludere dal proprio giro. Non ci si può esimere ovviamente dall’ammirare Piazza Duomo.
Al centro della piazza si staglia in tutta la sua stravagante bellezza U Liotru, l’elefante di pietra lavica simbolo di Catania. Attorno il MunicipioPorta Uzeda, uno degli ingressi della città e la fontana dell’Amenano, le fanno da contorno.

La fontana, costruita nel 1867 in marmo di Carrara, rappresenta l’Amenano, un fiume che attraversa la Sicilia orientale, come un giovane che tiene una cornucopia dalla quale fuoriesce dell’acqua.
L’acqua, versata dentro la vasca, produce un effetto cascata che da la sensazione di un lenzuolo. Da qui il modo di dire in siciliano “acqua o linzolu” per indicare la fontana.

Ma se volete ammirare il fiume scorrere, ecco due luoghi sotterranei: le terme Achilliane, reperto romano sotto il Duomo e il winebar dell’Ostello Agora, in Piazza Currò, in pieno centro. Il cosiddetto Ostello è luogo di ritrovo per tutti i giovani e meno giovani, specialmente il lunedì sera, segno che il catanese sa divertirsi anche nel bel mezzo della settimana.

Se siete appassionati di fotografia non potete non immortalare tutto ciò dall’alto. Le terrazze del Duomo infatti, proprietà del Museo Diocesano, insieme alla cupola della Badia di Sant’Agata, uno dei gioielli più raffinati del tardo-barocco catanese, sono uno dei punti di vista privilegiati per ammirare il magnifico panorama.

Particolarmente consigliati sono gli incredibili tre giorni di Festa dedicati al martirio della patrona Sant’Agata, terza festa religiosa più importante al mondo.
La Festa di Sant’Agata, che si svolge dal 3 al 5 febbraio, rappresenta probabilmente il sunto perfetto della città di Catania, che vive sicuramente di contrasti. Un mix tra folklore e religione, sacro e profano. Il profumo di agrumi sprigionato dalle bancarelle ai bordi della strade si mischia al rosso acceso delle fiamme degli enormi ceri. Il bianco del sacco, la tradizionale tunica dei cittadini devoti, spicca durante la lunga processione.

Aggrappati a due cordoni di oltre 100 metri, i cittadini seguono senza sosta un fercolo d’argento “‘a vara”, con un busto contenente le reliquie della Santa. La vara poi è preceduta da dodici “cannalore“, alti “ceri” di legno che rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città.

Ma ritorniamo al nostro tour tra le eccellenze catanesi. Proseguendo per via Etnea, il corso principale, ci si imbatte in un altro simbolo catanese: Piazza dell’Università, dove si trova la sede dell’attuale rettorato universitario.

Altra agorà centrale è Piazza Stesicoro, dove, di fronte alle rovine dell’anfiteatro romano, si può compendere l’essenza della vecchia città, che nella sua storia ha subito parecchie distruzioni e ricostruzioni.
L’iscrizione posta sotto l’arco di Porta Garibaldi, recita Melior de cinere surgo (“Rinasco dalle ceneri ancor più bella”), racconta come per ben sette volte l’incandescente lava dell’Etna la mise in ginocchio per ben sette volte, per essere ricostruita sempre meglio altrettante volte.

Uno dei luoghi più magici e rappresentativi di Catania è sicuramente il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, attuale sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche e complesso ecclesiastico situato in piazza Dante.

La sua storia nasce nel 1558 e prosegue fino ai nostri giorni, grazie soprattutto all’intervento di recupero da parte dell’architetto De Carlo e il  riconoscimento della Regione Siciliana come Opera di Architettura Contemporanea.

La peculiarità è la commistione di diversi stili: dal rigore neoclassico al tardo barocco fino alla scoperta, nei sotterranei cinquecenteschi, di mosaici dei nuclei abitativi romani.

Catania fa rima anche con il buon cibo e la buona ristorazione. Si passa dai romantici localini della pittoresca via Santa Filomena, ai rustici ristoranti di pesce della Pescheria; dai caratteristici chioschi dove poter saziare la vostra sete con il tradizionale seltz limone e sale, agli innumerevoli bar dove dovrete solo scegliere tra dolce e salato. Preferite il famosissimo arancino dello storico bar Savia o il cannolo con ricotta e granella di pistacchio?

Se vorrete gustarvi il vostro arancino in mezzo al verde, basta attraversare via Etnea ed entrare nella magnifica Villa Bellini. Tra stupendi alberi secolari e centinaia di piante esotiche, potrete passeggiare sui viali adornati da statue e busti di personaggi illustri della cultura catanese.

Ma se volete gustare in tutti i sensi la catanesità, non potete esimervi dal sedervi in uno dei tanti tavolini sui marciapiedi di via Plebiscito dove tra le varie prelibatezze dello street food catanese, trionfa incontrastata sua regina carne di cavallo.

Se volete, però, vivere sulla vostra pelle la Catania verace della quotidianità, non dovete far altro che fare un salto in uno dei suoi mercati. Prima di tutto ‘a Piscaria, il mercato del pesce dove si viene immediatamente assaliti dai profumi tipici di questa terra e poi la fera ’o luni, il mercato di Piazza Carlo Alberto, meta di shooping culinario e non solo per ogni catanese, nel quale si può trovare qualsiasi cianfrusaglie, dalla più utile alla più bizzarra.

Caratteristica di questo mercato è la notevole presenza di venditori multietnici che affollano le bancarelle. Ricordiamo infatti che Catania vanta una forte comunità bengalese come una massiccia presenza di cittadini di origine cinese.

Non molti sanno che Catania è considerata capitale della street art. Fucina di creatività, negli ultimi anni è diventata inaspettatamente teatro di interventi artistici urbani di varia natura. Da murales mastodontici a installazioni temporanee fino a vere e proprie mostre di street art internazionale, tutti accomunati da quella voglia di sperimentazione tipica delle arti alternative.

Ma la street art, nella città etnea, viene utilizzata non solo come mero elemento decorativo, ma anche per riqualificare contesti di degrado urbano quali ad esempio il quartiere di San Berillo, culla di prostitute e immigrati, dove all’interno dei suoi vicoli e della cosiddetta Piazza delle Belle si trovano personaggi colorati e visi informi che hanno lo scopo di favorire l’integrazione multiculturale.

#CuriositàItaliane, la rubrica che, ogni settimana, vi porterà a visitare gli scorci e i paesaggi italiani da non perdere. Utilizzate il nostro hashtag e… al prossimo viaggio! Scriveteci a [email protected] per dirci la vostra e perché no, per invitarci a scoprire le bellezze della vostra città italiana del cuore.

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Alice Spoto