Intervista a Ditonellapiaga: “A Sanremo 2022 con Chimica voglio divertirmi”

Margherita Carducci, in arte Ditonellapiaga, è la giovanissima artista in gara con Rettore al 72° Festival di Sanremo. Classe 1997, vanta già un passato musicale davvero promettente. La partecipazione al Festival con il brano Chimica è solo uno dei suoi tanti traguardi, tra cui spicca soprattutto l’ultima pubblicazione: l’album Camouflage. A poche ore dall’inizio della kermesse abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere con lei. Ci ha promesso un’esibizione esplosiva e piena di energia, e noi non vediamo l’ora di vederla sul palco. Scoprite questi e altri dettagli in questa intervista.

È il tuo esordio al festival, come stai? Che emozioni stai provando? Ansia di scendere la famigerata scala?

Bene bene un po’ stanca ma normale. Emozionata? Sì, manca davvero poco. La scala l’ho vista e non sarà tanto alta. Dovrei farcela, poi certo si può cadere anche da un gradino basso. Quindi, c’è la possibilità che caschi lo stesso, ma diciamo che rispetto alle scalinate che vedevi anni fa lunghissime, quella da cui scenderò non sarà così alta. Insomma mi sento un po’ più serena.

Come è nata l’idea di collaborare con Rettore e perché proprio lei?

L’idea è nata dalla canzone. Mi piace pensare che il pezzo sia stato il biglietto del treno che ci ha fatto incontrare tra Roma e Castelfranco veneto dove abita Dada. Sostanzialmente ho scritto questo brano quest’estate ispirandomi molto alle sue sonorità, al suo linguaggio, al suo piglio un po’ irriverente. Poi la discografica lo ha ascoltato e mi ha detto “qua ci sento molto Rettore”, senza che io le dicessi che era tra le mie ispirazioni per questo brano. A quel punto mi hanno chiesto se mi andasse di provare a contattarla per chiederle se le sarebbe piaciuto cantare con me. Io sono letteralmente impazzita non pensando fosse possibile questa cosa. L’abbiamo contattata e a lei è piaciuto molto il pezzo.

Poi ci siamo incontrate e siamo andate subito d’accordo. Nella mia testa me la figuravo come una donna molto forte, anche un po’ aggressiva (ma in maniera positiva), invece è di una dolcezza unica. È una persona molto dolce, molto premurosa con me. Nei miei confronti è anche molto rispettosa del fatto che sono una cantante anche io, che sono una collega e non soltanto un’artista emergente che è al suo fianco. E questo non è assolutamente scontato.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla vostra esibizione? Qualche effetto sorpresa?

L’effetto a sorpresa non c’è, ma se ci fosse comunque non te lo potrei dire. Di base aspettatevi energia. Il pezzo è molto energico. Siamo due persone molto energiche, la nostra energia la decliniamo in maniera diversa, però devo dire che sarà un’esibizione esplosiva.

E tu invece cosa ti aspetti da questo Festival?

Mi aspetto di divertirmi, cioè alla fine per me già essere in gara è un traguardo. Quindi in realtà, salvo lo stress che ci sarà, le tante cose da fare, l’oddio perdo la voce, alla fine tra tutte queste cose ciò che resterà è che sarà un’esperienza per la mia vita proprio assurda e da ricordare che devo vivermi al 100%. Nello specifico spero che il pezzo, essendo così energico, arrivi anche a casa con tutta la sua forza e che la gente si diverta.

Rettore sarà vestita da Cerioni, tu a chi ti affiderai? Qualche spoiler sui tuoi outfit?

Io sarò vestita da Susanna Ausoni che è anche la stylist di Mahmood. Saremo un po’ diverse. Sicuramente Rettore porterà un po’ tutto il suo immaginario iconico anche nel vestiario. Io avrò un look un po’ diverso, lo definirei più elegante, meno eccessivo. Lei è sempre molto eccessiva (nell’accezione positiva del termina) maniera positiva.

Hai un rito scaramantico o un porta fortuna prima di salire sul palco?

No, non ho né riti scaramantici né porta fortuna. Prima di salire sul palco mi devo scaldare, non devo essere ancora un minuto prima a fare eyeliner e rossetto perché sennò impazzisco. Ho bisogno di concentrarmi e di rilassarmi tanto perché comunque quando vado in ansia, come a tutti i cantanti, mi manca il fiato, si dimezza per l’ansia. Là dovrò cercare di rilassarmi il più possibile.

Chi tifi e chi temi?

Tifo Gianni Morandi, l’ho già incontrato dietro le quinte è simpaticissimo. Temo in realtà non saprei. Non gliela voglio tirare, ma penso che secondo me quest’anno vincerà Elisa. Non definirei temere il mio sentire nei suoi confronti, ma credo che in questa edizione tornerà un po’ il voto alla grande vocalità. Non che l’anno scorso con i Måneskin non sia stato così, anzi Damiano ha una voce pazzesca. Però secondo me quest’anno si premierà meno l’energia e si tornerà un po’alla grande penna con la grande voce.

Eleonora Corso