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Vini nobili italiani: il Chianti Classico DOCG

Tra i vini rossi più nobili del mondo e fiore all’occhiello dei grandi vini toscani, c’è senza ombra di dubbio il Chianti Classico DOCG; questo viene prodotto nella zona più antica del Chianti (un’area di 8 comuni compresa tra le province di Firenze e Siena), la prima al mondo ad essere stata delimitata per Legge nel lontano 1716 e ad avere un Consorzio, composto da un gruppo di 33 produttori vitivinicoli, per la tutela della sua produzione e del suo commercio nel 1924. Questo prodotto ha ottenuto la Denominazione d’Origine Controllata nel 1967 e la successiva Denominazione d’Origine Controllata e Garantita nel 1984, per poi diventare una DOCG autonoma e indipendente nel 1996; da quel momento, “Chianti” e “Chianti Classico” sono diventate due diverse e separate DOCG.

Oggi il Chianti Classico DOCG, contraddistinto dal marchio del Gallo Nero (storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti) sul collo della bottiglia o nella retro etichetta, rappresenta un vino di altissima qualità, conosciuto e apprezzato in ogni parte del globo.

 

La produzione

Il Chianti Classico DOCG viene prodotto nel cuore delle colline della Toscana, utilizzando principalmente uve di Sangiovese protette e di qualità superiore (presente con percentuali che vanno dall’80% fino al 100%) e altri vitigni a bacca rossa ammessi dal Disciplinare (ad esempio, gli autoctoni Canaiolo e Colorino o gli internazionali Cabernet Sauvignon e Merlot) nella misura massima del 20%.

L’altitudine su cui si trovano i vigneti non deve superare i 700 metri s.l.m., mentre ogni ettaro di terra non può produrre più di 75 quintali di uva.

La vendemmia viene fatta all’inizio dell’autunno (tra fine settembre e inizio ottobre), quando le uve hanno raggiunto la giusta maturazione e perso la loro acidità, mentre il mosto prodotto viene lasciato riposare e fermentare in botti o in vasche di acciaio troncoconiche aperte a temperatura controllata di 26 °C per circa 2 settimane. Dopo di che, viene fatto maturare in botti di rovere o cemento per almeno 11 mesi, dove raggiunge una gradazione alcolica minima di 12°C.

Tutte queste operazioni devono rigorosamente avvenire all’interno della zona di produzione e l’immissione al consumo è consentita dal 1° ottobre successivo alla vendemmia.

 

Caratteristiche e abbinamenti

Il Chianti Classico DOCG è caratterizzato da una struttura corposa ed elegante, un colore rosso rubino intenso con sfumature granata e una profumazione speziata e floreale (che diventa balsamica quando il vino viene fatto invecchiare) con sentori di frutti di bosco. In bocca è asciutto, sapido e vellutato, con una buona tannicità. Da gustare a una temperatura compresa tra i 16ºC in estate e i 18º C nelle altre stagioni, è perfetto in abbinamento con menù di carne, formaggi stagionati e piatti complessi e molto ricchi, ma è anche un vino che si sposa alla perfezione con cibi della cucina internazionale, come quella indiana e giapponese.

 

Curiosità sul Chianti Classico DOCG

Nella sua versione classica, questo vino viene anche chiamato Chianti Classico Annata, mentre se lo si lascia invecchiare per 24 mesi, con 3 mesi di affinamento in bottiglia, assume la denominazione di Chianti Classico Riserva. Infine, utilizzando esclusivamente uve provenienti da una singola vigna e portando l’invecchiamento a 30 mesi (di cui 3 di affinamento in bottiglia), si può ottenere il certificato di idoneità per dare vita a quello conosciuto da tutti come il Chianti Classico Gran Selezione.

Sergio Meloni