Beveva “bubble tea” invece di acqua: le trovano 300 calcoli renali

Una giovane taiwanese di 20 anni ha recentemente vissuto un’esperienza medica insolita, che sottolinea l’importanza di una corretta idratazione. Dopo aver sostituito l’acqua quotidiana con il bubble tea, una bevanda dolce popolare, si è ritrovata con oltre 300 calcoli renali. Questo caso estremo è emerso quando la donna, identificata come Xiao Yu, è stata ricoverata in ospedale per febbre e forti dolori alla schiena.

I medici del centro medico Chi Mei di Tainan, Taiwan, sono rimasti sbalorditi dalla scoperta durante un’ecografia: i reni della signora Xiao erano pieni di calcoli, alcuni dei quali avevano le dimensioni di piccoli panini al vapore. Una TAC ha rivelato che i calcoli variavano tra i 5 mm e i 2 cm. Inoltre, un esame del sangue ha mostrato un aumento dei globuli bianchi, segno di un’infezione.

Il Dr. Lin Caiyang, chirurgo responsabile dell’intervento, ha spiegato che i calcoli renali possono avere diverse cause, come una scarsa assunzione di acqua, una dieta ricca di calcio e proteine, anomalie metaboliche o renali, malattie croniche o predisposizioni genetiche. Il caso della signora Xiao, appassionata di bubble tea ma non incline a bere acqua, evidenzia i rischi legati a un’assunzione inadeguata di liquidi.

I medici hanno sottolineato l’importanza dell’acqua, soprattutto durante i mesi più caldi, per prevenire la formazione di calcoli. Un’adeguata idratazione aiuta a diluire i minerali nelle urine, riducendo il rischio di formazione di calcoli. Fortunatamente, dopo l’intervento chirurgico, il paziente è ora in condizioni stabili e è stato dimesso dall’ospedale. Questo caso serve come un monito importante sulla necessità di bere acqua regolarmente e sulle potenziali conseguenze della disidratazione.

Sergio Meloni