Un film a tavola: L’Idromele de “Il Signore degli Anelli”

Finalmente hanno ascoltato le nostre preghiere. Chi di dovere, ha compreso quanto fosse importante portare un po di sollievo alle nostre menti, visto il periodo storico in cui ci troviamo. Come? Partendo col proporre sulle reti televisive qualcosa di più costruttivo e istruttivo delle solite trovate trash all’ordine del giorno. Di cosa stiamo parlando? Ma di un’istituzione nel mondo del cinema: l’unica ed inimitabile trilogia de “Il Signore degli Anelli”.

Vincitrice indiscussa del maggior numero di Oscar presi nella storia, questa pellicola ha fatto innamorare grandi e piccini di ogni età. Saranno le imprese eroiche dei personaggi, anche secondari, a rendere la trama così avvincente; saranno le storie che vengono raccontate e che si intrecciano indissolubilmente, a mantenere vivo l’interesse; o, forse, i costumi realizzati in maniera perfetta, rendendo il tutto ancora più realistico. Probabilmente l’insieme di tutto, rende ogni frame così maniacalmente e magicamente perfetto da innamorarsene indissolubilmente.

Vi avevamo già proposto un piatto qualche mese fa che collegasse la cucina a “Il Signore degli Anelli”: le Lembas. Questo magico pane secco, infatti, ha la capacità di nutrire e donare energia a chi lo mangia. I nostri protagonisti, infatti, se ne serviranno più di una volta nel lungo cammino che li poterà alla terra oscura di Mordor.

Oggi, invece, una ricetta un po diversa dal solito e che potrete gustare nel lungo tempo. Vi parliamo del nettare che imbandisce ogni tavola e taverna nelle lande di Gran Burrone, la terra incantata dove risiedono gli Hobbit.

Idromele dell’Occidente

La ricetta che stiamo per proporvi è presa direttamente dal ricettario “a tavola con gli Hobbit”: più originale di così…! Sperando che possa essere di vostro gradimento e che possiate riprodurlo a casa, vi auguriamo di sorseggiarlo mentre siete intenti a riguardare la pellicola di questa fantastica (in tutti i sensi) trilogia.

Ingredienti:

  • 700g di alcool a 90°
  • 5g di cannella in canna
  • 3 chiodi di garofano
  • 800g di miele
  • 2l di acqua
  • 1 scorza di limone
  • 1 vaso di vetro

Procedimento:

Iniziate col fare macerare nel vaso di vetro l’alcool, la cannella, i chiodi di garofano e la buccia di limone per 10 giorni. Per evitare sedimentazioni degli ingredienti e una più corretta miscelazione, agitate giornalmente il barattolo, avendo cura a non fare entrare nuova aria.

Trascorsi i 10 giorni, l’alcool dovrà essere diventato color dell’ambra e gli ingredienti in ammollo, persa la loro struttura iniziale. Siete pronti per filtrate il tutto in una ciotola.

Giunti a questo punto, mescolate il miele con l’acqua e fate bollire fino a far ridurre di metà il volume del composto. Questo passaggio servirà a caramellare il glucosio presente nel miele.

Lasciate intiepidire il miele caramellato, senza farlo indurire, e versate tutto nell’alcool ambrato.

Quando ancora l’idromele sarà caldo, versatelo e capovolgete tutte le bottiglie: questo vi permetterà di mettere sotto vuoto il contenuto.

Vi consigliamo di aspettare ancora per bere il risultato: vi occorreranno circa due mesi, ma il vostro idromele sarà davvero spettacolare!

Alessia Cavallaro