#Shakespearelives: il mondo celebra i 400 anni della morte

Di Silvia Vassallo  per Social Up!

Il 23 aprile di 400 anni fa moriva il re dei teatri, uno dei poeti più celebri e influenti di tutti i tempi: William Shakespeare. Autore di 37 testi teatrali, fra cui “Romeo e Giulietta”, “Amleto” e “Otello”, 154 sonetti e altri poemi, il “bardo” inglese, così soprannominato per le sue grandi doti letterarie, è ancora oggi un protagonista indiscusso della nostra cultura e la sua eredità si ritrova a teatro, al cinema, in TV, perfino sui social networks, dove le sue memorabili e raffinate citazioni vengono condivise ogni giorno da milioni di utenti.

A Shakespeare si deve la formazione dell’inglese moderno, grazie all’introduzione di quasi 3000 tra parole e frasi idiomatiche ormai radicate nel lessico comune della lingua. Ma non solo: la sua influenza non si è limitata all’inglese e, consciamente o meno, anche in italiano utilizziamo un gran numero di espressioni provenienti dalle opere del drammaturgo (“Tutto è bene quel che finisce bene” o “Non è tutto oro ciò che luccica”, solo per citarne un paio).

Il 2016 è quindi l’anno perfetto per rendere omaggio al nostro William Shakespeare e in occasione dello storico anniversario, il “British Council” ha organizzato un ricco programma di eventi e iniziative, prima fra tutte la creazione di un sito web e di uno speciale hashtag chiamato #Shakespearelives. L’obiettivo è quello di favorire una partecipazione interattiva e globale in modo da coinvolgere tutti, in ogni parte del mondo, nell’atmosfera dei festeggiamenti, anche attraverso un semplice tweet con cui ricordare i passi tratti dai capolavori di Shakespeare.

Non solo in Gran Bretagna quindi: il “bardo” continuerà a vivere con eventi di portata planetaria sparsi in 110 paesi diversi, in particolare festival, conferenze, convegni e tournée teatrali come quelle della compagnia del “Globe Theatre” di Londra, che si esibirà dalla Danimarca all’Iraq.

Tutti gli appassionati di William Shakespeare potranno inoltre assistere a una serie di mostre a tema, fra le quali spicca “Shakespeare in Art: Tempests, Tyrants and Tragedy” che verrà inaugurata il 19 marzo presso la galleria d’arte di Compton  Verney, in Inghilterra.

In alternativa, quale occasione migliore per iniziare un vero e proprio tour visitando i luoghi cari allo scrittore inglese a Stratford-upon-Avon, sua città natale: da Henley Street, il viale che accoglie la casa in cui nacque, al cottage di campagna dove la moglie di Shakespeare visse in gioventù. Proprio il 23 aprile verrà oltretutto inaugurato e aperto al pubblico il “New Place”, la casa dove Shakespeare trascorse i suoi ultimi 19 anni, ricostruita grazie all’intenso lavoro svolto dall’associazione “Shakespeare Birthplace Trust”, che da oltre 150 anni si occupa della conservazione degli edifici legati al drammaturgo inglese, con tanto di gestione di itinerari turistici e luoghi da visitare!

Ogni epoca può vantare grandi artisti e letterati, ma senza dubbio nessuno di questi è riuscito a far breccia nei nostri cuori come William Shakespeare e l’immenso successo di cui gode ne è la prova concreta. Si tratta di un uomo conosciuto in ogni angolo del pianeta, nonostante in realtà si sappia ben poco sulla sua biografia e sulla sua identità.

Ma Shakespeare ha donato al mondo un testamento preziosissimo: le parole, i messaggi e i valori universali che hanno consacrato la sua arte e che, nonostante i quattro secoli trascorsi dalla sua morte, sono e rimarranno per sempre immortali. Come disse un altro scrittore inglese del Seicento, Ben Jonson, «Shakespeare non appartiene a un’epoca, ma a ogni tempo».