Sana 2018: l’Italia apre le porte al mondo del bio e del naturale

Quando per la prima volta ci hanno parlato di questo evento, sinceramente eravamo molto scettici. Come può, un Paese che sembra tutto tranne che essere ancora legato al mondo del bio e del naturale, creare un evento del genere?

Correva l’anno 1988 e da quel momento il Sana è diventato un appuntamento annuale imperdibile. Mai nostra idea fu più sbagliata: oggi è diventato uno degli eventi più aspettati di tutto l’anno.

Oggi, che festeggiamo il suo trentesimo compleanno, non potevamo non parlavi di cosa è questa manifestazione e di quanto sia importante il fulcro su cui si gira tutto l’evento. Questo perché, con “naturale”, non si intende solamente cibo, non si intende salute, non si intende solo biologico, non si parla di cura del corpo e della mente, bensì è l’insieme di tutti questi fattori e di mille e mille altri che compongono questo mondo così essenziale, ma allo stesso tempo fondamentale per la nostra esistenza.

Il Salone internazionale del biologico e del naturale, viene riassunto con l’acronimo SANA, ma altro non è che la manifestazione leader in Italia per tutto ciò che concerne, appunto, il mondo del naturale e del biologico.

I temi centrali su cui verte l’intero evento sono riassumibili in:

Non solo, in tutti i giorni in cui si svolge annualmente l’evento, sono organizzati più e più appuntamenti per trattare tutti gli argomenti del caso, collegabili ai temi principali. Il SANA è infatti anche, il marketplace ideale per gli operatori professionali, che qui possono trovare terreno fertile per il networking, scoprire le novità del mercato e partecipare a incontri di approfondimento sui temi e i trend principali del settore.

Quest’anno abbiamo avuto la possibilità di vedere tutto con i nostri occhi, e dire che ne siamo rimasti strabiliati è davvero riduttivo.

Non parliamo solo dell’organizzazione impeccabile che ha contraddistinto tutti i giorni della fiera che ha trovato luogo a Bologna, ma anche come si sono svolti tutti gli eventi ad essa collegati: convegni, workshop e incontri in Fiera. Vedere poi quanta e quante persone sono accorse per vedere le novità poste in bella mostra sui coloratissimi e ordinatissimi tavoli di ogni stand, avere prova di come in realtà questi temi che sembrano tornati di moda, in realtà moda non sono, perchè c’è veramente chi crede a tutto questo, è un qualcosa che non riempie solo la vista, ma anche qualcosa di molto piu profondo.

Dei centinaia di stand che siamo riusciti a visitare, è stato ancora più interessante ed emozionante riuscire a parlare con chi sta dietro ai prodotti in vetrina, dietro al nome dell’azienda. Sono persone che credono realmente in quello che fanno, nei progetti che portano avanti, negli ideali che trasmettono attraverso le loro formulazioni e cura dei prodotti.

Siamo riusciti così a conoscere Gianluca, padre fondatore dell’azienda Antos, che da anni porta avanti i propri risultati, rimanendo essenziale nel packaging ma eccezionale nelle materie prime e nel prodotto finale. Oppure abbiamo scoperto la storia di Latte e Luna, di come sia nata l’idea, di come si sia trasformata in realtà e poi in azienda familiare, trasportando l’amore per il naturale in ogni cosa che produce.

Ma come loro ci sono altre tantissime aziende di cui potremmo parlarvi (e di cui sicuramente vi parleremo) e di cui rimarreste estasiati, proprio come noi.

Grazie al SANA tutto questo oggi è possibile e noi, nel nostro piccolo, non faremo altro che ringraziare chi rende possibile tutto questo ancora oggi, a trent’anni dalla sua nascita, facendoci credere che la coesistenza del millennio in cui ci ritroviamo e il mondo del naturale e del biologico è ancora più che realizzabile.

Alessia Cavallaro