Usanze strane in giro per il mondo

Ovunque tu vada ricordati di portare con te un buon avvocato. In giro per il mondo esistono diverse leggi ed usanze assurde ed è un bene che prima di partire ci si informi per conoscere bene a cosa si sta andando incontro.

In Asia dare la mano per salutare e ancora di più un bacio sulla guancia non è un gesto molto apprezzato. Meglio evitare il contatto fisico e salutare facendo solo un piccolo inchino. Nei paesi buddisti o in prevalenza tali la testa è considerata la parte più alta e di conseguenza più nobile del corpo che non deve essere toccata. Se la testa è nobile, l’altra estremità, i piedi, sono al contrario una parte non molto apprezzata e non bisogna mai rivolgerne le piante verso un’immagine sacra. È buona educazione togliere le scarpe entrando in casa e non accavallare le gambe.

In Giappone come nel resto dell’Asia aspettatevi sempre una risposta a qualsiasi domanda facciate, ammettere di non sapere significa fare una pessima figura. Cercate di non far vedere i denti, è  considerato maleducato. Se dovete consegnare un biglietto da visita fatelo con entrambe le mani e se dovete indicare qualcuno fatelo con tutta la mano, non solo con un dito.

Passando per l’Iran dove le donne devono portare il velo indossandolo già prima di scendere dall’aereo e tenerlo sempre in pubblico secondo le usanze arabe. Camicie larghe e lunghe, sempre per le donne, che non lascino intravedere le forme e soprattutto i pantaloni. Anche le caviglie devono essere coperte. Solo nel privato della vostra stanza d’albergo potete concedervi la libertà del capo scoperto. Non ci sono però sanzioni se si intravedono i capelli. In generale negli altri paesi arabi comunque è meglio non non guardare le donne negli occhi e nemmeno fotografarle, soprattutto senza permesso. Pare che l’occhio occidentale, in particolare chiaro, sia considerato, per superstizione, portatore di malattia. L’alcol è bandito. Non vi stupite se vedete due uomini o due donne darsi la mano camminando, è segno di amicizia, non devono invece toccarsi, in pubblico, persone di sesso diverso.

redazione