Tutankhamon, il faraone più sfortunato della storia e la sua maledizione

Sicuramente tutti, o quasi, abbiamo sentito nominare, almeno una volta nella nostra vita, il faraone Tutankhamon della XVIII dinastia. Costui salì al trono d’Egitto a soli 9 anni, ma la sua sovranità non durò molto. Infatti, egli, perse la vita a soli 18 anni. Che la sfortuna fosse legata al sovrano bambino è risaputo, infatti, dalle analisi effettuate negli anni sulla mummia di Tutankhamon, si evince quanto egli fosse debole di salute. Tuttavia, si ritiene che nessuna di queste malattie abbia giocato un ruolo fondamentale nella morte del faraone. Tutankhamon venne seppellito, come d’usanza, nella Valle dei Re, non lontano dalle sponde del Nilo. Era abbastanza comune, in quel periodo, che le tombe venissero depredate ma, quella di Tutankhamon venne dimenticata anche dai predoni. Insomma, questo c’ha proprio una sfiga addosso.

Tutto tornò alla luce nel novembre del 1922 quando, Howard Carter, un archeologo, riportò alla luce la sepoltura del faraone bambino che venne catalogata con il codice KV62. La spedizione venne finanziata da un ricco e nobile inglese di nome George (un sacco di nomi e titoli) Herbert, o meglio conosciuto come Lord Carnarvon. Tutto sommatto, la scoperta fu un gran successo. Per la prima volta, archeologi ed egittologi, rinvennero una tomba di un regnante quasi intatta. Era la scoperta del secolo ed una delle più rilevanti dell’archeologia mondiale. Ma, alla sfiga, si sa, non c’è rimedio. Dopo poco tempo dal ritrovamento della sepoltura iniziarono a morire in maniera strana molte delle persone che avevano avuto un ruolo nella scoperta. Da qui in poi nasce la leggenda della maledizione di Tutankhamon. Tale leggenda narra di una maledizione, creata dai sacerdoti egiziani, che avrebbe colpito chiunque avrebbe violato la sepoltura del faraone. Di seguito vi riporto i nomi delle persone morte per mano della maledizione:

  • Lord Carnarvon (finanziatore)
  • Arthur Cruttenden Mace (collaboratore)
  • James H. Breasted (egittologo)
  • Arthur R. Callender (ingegnere)
  • Howard Carter (capo della spedizione)
  • Harry Burton (fotografo)
  • Alfred Lucas (chimico)
  • Percy Newberry (egittologo)
  • Walter Hauser (architetto)
  • Alan H. Gardiner (egittologo)
  • Lindsley Foote Hall (architetto)
  • Richard Adamson (poliziotto)

Dodici persone, quindi, sarebbero state uccise dalla maledizione di Tutankhamon. Questo è quello che si pensa comunemente. Le cose, tuttavia, non stanno proprio in questo modo. Molte di queste persone morirono a distanza di parecchi anni (addirittura 60) dalla scoperta della tomba e perirono di cause naturali. L’unica morte che si potrebbe attribuire alla maledizione e quella del finanziatore Lord Carnarvon. Il finanziatore della spedizione morì tre mesi dopo la scoperta ma, anch’esso, di cause naturali. Il nobile inglese venne punto da un insetto e, per via del suo fisico indebolito da un incidente stradale avvenuto nel 1901, ogni piccola infezione gli sarebbe potuta essere fatale. Qualche giorno dopo la puntura dell’insetto, mentre il lord si radeva, riaprì inavvertitamente la ferita. Nonostante fosse immediatamente trattata con tintura di iodio, l’infezione si trasformò in polmonite e, dopo una lunga agonia, Lord Carnarvon spirò al Cairo il 5 aprile del 1923.

La diffusione della leggenda avvenì grazie a questa vicenda. La sfortuna della salute del faraone ricadeva anche su coloro che avevano violato la sua sepoltura. Ma, parliamoci chiaro, la maledizione, in realtà, non esiste. Tutto nacque come una trovata pubblicitaria dell’epoca. Lord Carnarvon diede l’esclusiva mondiale della notizia del ritrovamento al Times di Londra, tagliando fuori tutte le altre testate giornalistiche che non gradirono il fatto. Partì, quindi, una campagna denigratoria della scoperta facendo nascere, così, la storia della maledizione. Le notizie che trapelavano ai giornali erano pochissime e qualcosa avrebbero dovuto pur inventarsi.

Comunque stiano le cose, la leggenda parla di morti strane avvenute a poco tempo dalla scoperta della tomba. In primo luogo le morti sono da attribuirsi, nella maggior parte dei casi, a cause naturali. Se analizziamo il tempo trascorso dalla scoperta alla morte delle persone coinvolte, si viene a scoprire che, quest’ultime, morivano in media 24 anni dopo la scoperta. Ancora una volta Tutankhamon non ha avuto fortuna.

redazione