speciale sanremo

Speciale Sanremo zio Benny: gnocchi, critiche e scommesse sul vincitore

Per il secondo anno di fila arriva lo Speciale zio Benny Sanremo. Pareri personalissimi e poco oggettivi per un evento mediatico che per 5 giorni ferma l’Italia, perché Sanremo è Sanremo.

Negli ultimi giorni ho raccolto un po’ di opinioni sparse sul web sull’evento televisivo che più amo del nostro paese. Quest’anno in particolare le polemiche sul senso di Sanremo hanno raggiunto livelli altissimi.

Qualcuno in risposta ad una mia IG Story mi ha scritto:
“[…] Quest’anno il festival doveva essere abolito. Mancavano i presupposti morali e tutti quei soldi potevano assegnarli a chi ne ha davvero bisogno […]”

Parto dal presupposto che lo show business è sempre stato un settore strapagato, indipendentemente dalle criticità che affliggono il mondo. Quest’anno, in particolar modo, rispetto agli ultimi 70, Sanremo doveva esserci. Il Festival della canzone italiana non è solo un evento mediatico o una semplice vetrina per qualche personaggio in cerca di rivalsa o alla ricerca di popolarità. Il Festival di Sanremo è una vera e propria tradizione parte di una cultura identitaria. Le polemiche sui cachet o sull’età avanzata di un Festival datato sono sterili populismi, se non piace, esistono valide alternative. Non siamo più negli anni ’50 con un unico canale televisivo a disposizione.

Il Festival di Sanremo alla sua 71° edizione ha rappresentato anche un messaggio di speranza, ci distrae inoltre dagli affanni drammatici dell’attualità. Il Festival può rappresentare una ripartenza per un settore che ormai è allo stremo ed ha necessità di esprimersi ed ha fame di lavoro.

Stop al televoto! Passo ad argomenti più sobri e particolarmente birichini.

Podio dei concorrenti

Lo scorso anno ho puntato su Diodato e se avessi scommesso, avrei vinto! Ora avrei potuto sfoggiare la stessa giacca con spalle in pizzo ricamato di Michele Bravi nella serata duetti. Quest’anno il mio cuore oscilla tra Noemi che un po’ mi ha deluso nel duetto con Neffa e Arisa che con un testo di Gigi D’Alessio ha smosso le corde della mia cinica esistenza.

Mi piacerebbe che la vittoria andasse ad una big donna e Annalisa, sebbene ci proponga degli outfit da scappata di casa, ha le carte in regola e si gioca tutto con il grande favorito Ermal Meta.

1° Annalisa 2° Ermal Meta 3° Noemi.

Podio Manzi

Quest’anno lo show è stato parco di bellezze maschili. Se Elodie ha regalato gioie e si è guadagnata il trofeo di supergnocca e di Beyoncé nostrana, per gli uomini non è ancora spuntato nessuno di eccezionale. Personalmente, però, ho scoperto Aiello. Ecco, penso che in me sia sbocciata una cotta adolescenziale. Ho iniziato a stalkerarlo sui suoi profili e ogni volta che compare in scena, lo ammetto, mi parte l’ormone. Bellezza mediterranea addobbato di accessori che ADORO!

https://www.instagram.com/p/CJEowI0jImF/?utm_source=ig_web_copy_link

A sollevare i bollori ci hanno pensato proprio gli ospiti della terza serata. Manuel Agnelli in un outfit molto opinabile che ricorda Aladin, ma che scopre un po’ di incarnato e la sua bellezza da macho maturo. Quella barbetta bianca e quella chioma fluente e morbida sciolgono anche i più frigidi.

https://www.instagram.com/p/CLsRnSsBDce/?utm_source=ig_web_copy_link

Terzo posto per Nesli, ospite di Fasma. Su lui non aggiungo altro se non questa foto dal suo IG. Mi chiedo solo cosa fossero quelle fascette nere sulle dita, ti prego scrivimi! Sul podio vorrei inserire anche quel caruccio di Irama, ma purtroppo non pervenuto.

1° Aiello 2° Manuel Agnelli 3°Nesli

Floppissimo

A floppare quest’anno sono in tanti. Se con Bugo avevo già perso ogni speranza quando ho letto il comunicato stampa sulla sua partecipazione, grande flop inaspettato per Gio Evan, il nome più repostato di IG. Da lui mi aspettavo tanto, ma proprio non ci riesco ad apprezzare testo e performance. Sull’orlo del flop anche Fedez e Francesca Michielin. Due personalità che amo fortemente e da cui mi aspettavo un Sanremo Toppissimo! Li ho trovati, invece, un po’ smorti, anche se nella serata duetti hanno recuperato un po’ di terreno.
Stesso discorso per Colapesce + Dimartino, ad un certo punto mi so chiesto chi li avesse messi insieme. Potrebbero ribaltare Sanremo se alla prossima apparizione inscenassero una crisi di coppia alla Bugo e Morgan.

26° Gio Evan 25° Colapesce 24° Michielin + Fedez

Ama + Fiorello sì o no?

Amadeus e Fiorello sono al secondo giro. Li trovo più rilassati sul palco dell’Ariston. Non credo siano un duo eccezionale, ma provo simpatia e fratellanza con Ama e il suo naso. Fiorello è uno showman, ma ogni tanto ho l’impressione che vada contenuto. Zio Bè, ma quindi? Sì o no? Sì, i due alla fine funzionano e fanno figura, ma ancora una volta vorrei un Sanremo donna. Ci sono fior fior di presentatrici validissime, ho un sogno nel cassetto, un trio rosa. Victoria Cabello, Virginia Raffaele e super ospite Michela Giraud! Sbam! Sono già lì!

Achille Lauro: PROMOSSO

Le parentesi Achille Lauro stanno scombinando l’opinione pubblica. Tantissimi haters per lui che giudicano le sue performance artistiche considerandole scopiazzature e no sense. La parola che leggo più spesso è pagliaccio. Di lui mi sto occupando quasi tutte le sere ed io, personalmente, lo adoro. Lei sue esibizioni sono un crescendo di pathos e teatralità. In particolare quella di ieri sera, mi ha ricordato quanto mi manchi il teatro e quanto la cultura pop abbia dato all’umanità e al mondo dei “diversi”.

Orietta Berti

La vincitrice di questa edizione è lei. Genuina e intonatissima, mi riporta alla mente sensazioni di casa e di famiglia, calore. Unica rappresentante in gara dei tempi andati e la sua musica lo dimostra. Nostalgia! Gli outfit, una sfida fantastica per una donna come lei!

Vi risparmio altre noie, ma di Sanremo potrei parlare per ore. Fatemi sapere le vostre impressioni scrivendomi a [email protected] o cercatemi su IG @ilpuntodellquila

Benito Dell'Aquila