Ginevra e il suo grosso e ingombrante problema: il rimpianto

Come affrontare la nostalgia del rimpianto, la nostra risposta a Ginevra

Tra le diverse e-mail ricevute questa settimana, ho trovato quella di Ginevra. Il suo è un grosso, quanto ingombrante problema di rimpianto. Il suo dilemma è condivisibile con chiunque, è quasi una tappa obbligatoria nella vita di tutti.

Soffro molto il rimpianto, persino al ristorante… Ho un relazione morbosa con i dolci. Li amo, ma commetto sempre l’errore di esagerare con la cena, tanto da non avere più spazio per il dessert. Proprio ieri sera, quella domanda: “gradisce un dolce?”, mi rimbomba incessantemente nella testa, manco fossi stato da Gerry Scotty e avessi dovuto accendere la risposta al milione! Il mio rifiuto è stato un rimpianto per tutto il post serata. Un’amara nostalgia per quel vasetto di intrugli pistacchiosi che non ho avuto il coraggio di assaggiare.

Tornando a Ginevra e al suo serio problema. Mi scrive:

“[…] Tutta la mia vita è giunta ad un bivio. Vi capita di ottenere quello che avete sempre voluto ma, una volta ottenuto, iniziate a dubitare della vostra reale felicità? Mi sta capitando giusto in questo momento. Ho lasciato andare una persona importante per seguire la mia strada, la mia carriera e i miei sogni. Perché lo hai lasciato andare? I soliti amori tormentati: lui con una vita diversa, io con i miei obiettivi e tanta voglia di scoprire il mondo. […] Come è possibile che non mi abbia abbandonato un solo secondo il pensiero di lui? Probabilmente si sarà rifatto una vita, avrà una compagna. Come andrebbe se avessi il coraggio di dirgli tutto ciò che penso anche se a distanza di anni? Non so cosa fare per sentire meno questo vuoto che, giorno dopo giorno, si fa assillante…”

Ginevra, la nonna (di un mio ex… rimpianto) mi diceva sempre che con i se e con i ma non si arriva mai ad un dunque. Furba la vecchia, che dall’alto della sua veneranda età si metteva lì ad ammonirmi con i suoi detti. Come se lei di rimpianti e di rimorsi non ne avesse mai avuti. I se e i ma devono esserci, sono sacrosanti. Ad un certo punto hai deciso di lasciar andare questo giovanotto. Avevate strade diverse, interessi diversi. Hai preferito la carriera e scoprire il mondo. Hai vissuto per te, come una piccola Dora l’esploratrice. Pensa a quante cose ti saresti persa se magari avessi deciso di seguire lui o di restare per lui.

Rosie The Riveter by Will Murai

Sì, certo, il dubbio continua a sussistere. Voglio mettermi nei panni dell’amica saccente (che tutti abbiamo e ripeto tutti) che giunti a questo punto ci dirà: “Eh, chissà, però se insieme a lui le cose fossero andate meglio!” Brava! (Segue smorfia e sbuffo di irritazione). Purtroppo, cara la mia saccente, né io né tu siamo Gwyneth Paltrow, in Sliding doors. Vi risparmio la pippa sulla trama. Non abbiamo la possibilità di tornare indietro per capire se agendo diversamente le cose sarebbero state diverse e forse anche meglio. Possibile che la scienza non abbia ancora messo appunto una macchina del tempo?  Ecco ci ritroviamo ad un punto fermo. Il RIMPIANTO!

Sai però che ti dico? Perché questa nostalgia devi averla soltanto tu? Mi pare di capire dalla tua lettera che lui non ti ha mai cercata. Quindi se ho capito bene, tu la sera ti metti le tue cuffiette ti ascolti due canzoncine di Laura Pausini e pensi al tuo Marco che è andato via e non ritorna più. Ecco, appunto. Lui non torna più e tu dovresti tornare per lui? E diamine! Un po’ di amor proprio. Concentrati sulle persone che hai intorno adesso, su quelle potenziali che potresti conoscere. Riapriti al mondo, ritrova quella spensieratezza e ordina pure il dessert, anche se ti sei ingolfata di grassi saturi e olio di palma.

Laura Pausini – La solitudine

Non so se credi nel destino. A mio avviso esiste un meccanismo strano che prima o poi per chissà quale coincidenza astrale ti permetterà di riesaminare il caso. E se, invece, proprio non riesci a toglierti questo tarlo dalla testa, esiste Instragram. Non è una macchina del tempo, ma è un ottimo mezzo per scoprire lui a che punto è della sua vita. Da brava donna moderna, stalkera duro e scopri. Magari ti stupirai di come è oggi, della sua nuova compagna e potresti anche scoprire che con lui non saresti andata oltre il gradino di casa tua.

In ogni caso la funzione Direct serve ad inviare messaggi privati. Ma a conti fatti… Ne vale davvero la pena? E se il tuo rimpianto poi si trasformerà in un rimorso?
Mandami il suo nick, lo stalkero per te e ti rispondo. Se è uno strafigo magari ci provo io!

#Socialexperience risponde ai tuoi dubbi, di tutti i gusti più uno, raccontaceli a [email protected]

Benito Dell'Aquila