Intervista a Marco Zorzetto – Giovane promessa della musica italiana

Di Simona Bartolini per Social Up!

E’ da poco uscito il suo ultimo album “Kimika” e già sta avendo un successo clamoroso: 700mila visualizzazioni per il primo singolo “Solo Amore“, un Akademia Music Awards come miglior album pop 2016. Di questo e molto altro ne abbiamo parlato con Marco Zorzetto, artista musicale già noto e apprezzato. Nato a Trieste ed “emigrato al contrario” (come si definisce lui) da Nord a Sud e adesso vive a Roma.

Marco fa parte del mondo della musica da circa 15 anni e per questo ultimo lavoro ha dato anima e corpo. Otto brani legati tra loro come tappe di un viaggio in cui si parte da una STAZIONE CENTRALE e ci si ritrova a vivere varie esperienze incontrando varie persone e facendo i conti con la quotidianità come ci racconta nella canzone “LO STATO DELLO STATO” e con l’amore come invece ci parla in “SOLO AMORE”.

Ciao Marco, innanzitutto permettimi di dire che sono molto contenta di poterti conoscere e scambiare quattro chiacchiere. Sei un giovane cantautore e autore che lavora nel mondo della musica da più di 15 anni. Hai esordito nel 1995 come finalista di “Una voce per Sanremo” e da allora la tua carriera è stata un continuo salire. Cosa ricordi di quegli inizi e cos’è cambiato (se qualcosa è cambiato) in te e nel tuo modo di fare musica?

Credo che una delle caratteristiche della vita sia il cambiamento costante. Ricordo molto bene alcune fasi di quel periodo, la scrittura molto diversa rispetto ad ora, la scrittura di un adolescente che intraprende un viaggio e va incontro ai propri sogni, ora racconto imiei punti di vista “adulti”. La cosa che accomuna quel ragazzo all’uomo di oggi è la volontà di “sentire” la gente, le sensazioni delle persone, ed esprimere, ma non solo esprimere anche l’effetto che hanno su di me e nel mondo circostante. Nel corso del tempo affini ovviamente le tecniche i gusti musicali, ti arricchisci insomma di esperienze che fanno si che il tuo lavoro sia sempre un po’ più soddisfacente e completo rispetto a quello precedente.
(Grazie per il “giovane” :P)

Dal 1998 al 2004 hai debuttato anche a teatro recitando in vari musical. Questa piccola carriera da attore ti ha aiutato nella musica,ad esempio a vincere la paura e la timidezza sul palcoscenico?

Indubbiamente si, uno degli aspetti con cui prima o dopo ogni artista deve confrontarsi è la propria psicologia, il proprio modo di essere. L’ambiente teatrale lavora molto su questi aspetti proprio per formare l’attore e permettergli di avere il giusto controllo su se stesso. E’ un lavoro che viene fatto anche a scuola di canto però in maniera simile. Con questo vorrei dire 2 cose, che non si smette mai di imparare, io per esempio, sono sempre seguito dalla mia vocal coach di fiducia, ed oltre a questo vorrei dire che per saper usare bene il proprio viso il proprio corpo, le proprie corde vocali bisogna sempre conoscersi bene e lavorare su se stessi.


Parliamo del tuo ultimo album “
Kimika” che sta avendo un successo mozzafiato. Proprio il 21 Aprile scorso sei volato a Los Angeles per ritirare un premio molto importante: l’Akademia Music Awards come miglior album pop del 2016. Cosa pensi che sia piaciuto di questo disco?

Kimika mi sta dando molte soddisfazioni, e di questo sono molto felice. E’ il ritorno che mi auguravo nei confronti di un lavoro di circa 3 anni, un lavoro che ho voluto fermamente, in cui ho messo tutte le mie forze e che vanta collaborazioni importanti: da Alessandro Camponeschi a Pino Romanelli ad Enrico Fratini ed a Francesco Musacco, un lavoro pieno di cuore e quindi anche di “kimika”.

Ti definisci un ‘racconta-storie’, uno che ha voglia di raccontare le sue storie e le storie di tutti. Quali sono secondo te le storie che nel mondo di oggi hanno più necessità di essere raccontate nei tuoi brani?

Le storie di tutti i giorni, le storie delle persone, le impressioni, le sensazioni. In Kimika ho voluto raccontare proprio questo, un album di emozioni le quali sono legati da un percorso comune, da un filo conduttore, che è il viaggio. Un viaggio inizia solitamente da una stazione , magari una STAZIONE CENTRALE, che è un po’ la mia storia, il racconto di una parte importante della mia vita. Il viaggio a volte lo si fa in due come ho voluto sottolineare in SOLITAMENTE CON TE. Nel viaggio raccogli sensazioni, emozioni o magari SOLO AMORE. A volte ascolti ed assorbi ciò che è il quotidiano e ti fai un’idea della realtà e di quello che è LO STATO DELLO STATO. Il viaggio è confronto, dal quale nascono tantissimi stimoli, dagli stimoli l’importante è confrontarsi e CHIEDERSI e le sensazioni che vi nascono vanno sempre assorbite cercando di cogliere quello che di positivo ti restituiscono, cercando anche a volte di riflettere su quello che sarà il futuro ed a volte SARA’ QUESTO, sarà così com’è. Durante il viaggio fai degli incontri e magari il sorriso di un bambino che non ha nemmeno le scarpe per camminare ti fa capire che i nostri sono I GIORNI SENZA, senza un sacco di cose, ma se cerchi dentro te stesso, quelle cose buone non mancano mai.

Sei un cantautore, perciò sei anche autore dei tuoi testi. Devo ammettere che vi ammiro molto.Mi sono sempre chiesta da dove troviate la fantasia per scrivere così tante canzoni,diverse le une dalle altre. Molti artisti prima di scrivere i brani tracciano una sorta di story-board. Altri invece trovano l’ispirazione solo nel cuore della notte,mentre la città dorme e il mondo è silenzioso. Tu invece dove trovi l’ispirazione per comporre?

Mi ritrovo più nella declinazione nottambula e silenziosa, anche se conosco, ed a volte uso, la tecnica delle immagini. Ma ritengo non ci sia una regola vera e propria, la creatività va sicuramente stimolata ed esercitata, ma devi nascere creativo, non c’è nulla da fare altrimenti… A me piace molto raccogliere quello che gli incontri, viaggi, persone, fatti di cronaca quotidiana mi trasmettono, da li prendo spunto e condisco a volte con le mie sensazioni personali. Il bello di tutto questo è che il brano deve essere liberamente interpretato e plasmato dallo stato d’animo della persona che lo ascolta. In questo caso mi sento pienamente soddisfatto di ciò che ho scritto.

Sei seguitissimo su Facebook e su Youtube, dove il tuo video “Solo Amore” ha superato le 700mila visualizzazioni. Che rapporto hai con questo nuovo mondo dei social che da qualche anno sta invadendo le nostre vite?

E’ vero, mi piace molto sperimentare anche nelle forme visive oltre a quelle musicali. Mi piace coinvolgere le persone come ho fatto con Solo Amore nel cuore della capitale a Trastevere, e come ho fatto anche ne “I Giorni Senza” dove ho coinvolto le meravigliose persone del Kenya che mi sono rimaste nel cuore, ed a volte mi piace giocare con il mio corpo come ho fatto in Kimika.
Io sono favorevole ai social, li uso molto, forse anche troppo a volte; credo che come tutte le cose, il positivo finisce quando da uso diventa abuso, o addirittura ossessione…

Oltre alla tua carriera di cantautore (e quella di attore) insieme al tuo staff ti dedichi anche alla produzione (ricordiamo la Zorzetto Production). So che collabori con autori e musicisti del panorama italiano e non per scoprire e produrre nuovi talenti in circolazione. Che cosa ricerchi nei giovani emergenti? Qual è la cosa che ti deve colpire di un artista?

L’originalità, anche se va discapito della tecnica, se ci sono entrambe ancora meglio. E se sa accompagnarsi meglio ancora, e se sa anche arrangiare i propri brani aggiungo altri punti. Sono sempre attento e ricettivo alle nuove proposte musicali e se decido di intraprendere una produzione l’obiettivo è sempre quello di massimizzare il risultato e creare qualcosa di appetibile per ilmercato attuale. Per proposte mi potete scrivere su www.marcozorzetto.com e vi risponderò personalmente.


Dopo la promozione radiofonica del tuo nuovo album ti aspettano una serie di appuntamenti live per incontrare il tuo pubblico ed emozionarvi insieme. Ti piacerebbe, un domani, salire sul palco duettando con qualche artista che ti appassiona particolarmente?

Ultimamente sono molto vicino al mondo di Mika, ho adattato alcune sue canzoni in Italiano: Silenziosa (Underwater) e L’amore vero esiste (Any other World), mi date una mano a contattarlo per cantarle assieme?

Siamo arrivati alla fine (con estremo dispiacere aggiungerei). Quali sono i tuoi prossimi progetti? Stai già lavorando a un prossimo disco? E se si, puoi svelarci qualcosa?

Nel futuro più vicino sicuramente qualche live e showcase (a breve forse probabilmente in una libreria Feltrinelli di Roma), tutte le info saranno disponibili sempre sul mio portale www.marcozorzetto.com . Inoltre si sto lavorando al mio prossimo album, posso sicuramente svelarvi che sarà più rock, diciamo un pop-rock internazionale ma ci vorrà ancora qualche mesetto, sarei felice comunque di darvi la notizia in anteprima!

Grazie mille Marco per la tua disponibilità e cortesia. Ti faccio un enorme in bocca al lupo e che dire..Viva la musica, sempre!

Grazie mille a voi per la gentilezza e l’invito, crepi il lupo, viva la musica e, mi raccomando, condite sempre la vostra vita con un po’ di kimika 😉

Non ci resta che aspettare per scoprire che cosa Marco ci riserverà,nel frattempo godetevi la sua Kimika. Potete acquistare l’album su iTunes, Deezer, Spotify, Amazon e anche in formato CD…Che state aspettando? La sua musica vi aspetta.