La statua della dea della Morte

La donna di Lemb, o statua della dea della Morte, è uno degli oggetti maledetti più antichi conosciuti. E’ una statua risalente a 5.500 anni fa circa e si dice che porti con sé una terribile maledizione.

La statua, scolpita in un unico pezzo di pietra calcarea, venne rinvenuta a Lemb, Cipro, nel 1878; si pensa sia la rappresentazione della fertilità (vista anche la forma…) ed è stata datata intorno al 3.500 a.C. Una volta rinvenuta, il suo primo proprietario fu il nobile Lord Elphont e da qui comincia l’immensa scia di morti.

Dopo aver acquistato la statua morì non solo Lord Elphont ma, nei sei anni successivi, morirono in strane circostanze anche tutti e 7 i membri della sua famiglia. Il secondo proprietario fu Ivor Menucci, a cui toccò la stessa sorte: nei 4 anni seguenti morirono sia lui sia tutti i membri della sua famiglia.

Il terzo proprietario fu Lord Thompson-Noel e anch’egli morì, seguito nel suo triste destino, nei 4 anni successivi, dalla famiglia. Della statuetta si persero temporaneamente le tracce, ma riapparve qualche decennio dopo. Sir Alan Biverbrook la acquistò, ignorandone le malefiche potenzialità e così anche lui morì. 

Nel giro di due anni morirono anche la moglie e le due figlie come già successo ai precedenti proprietari della statua. I due figli sopravvissuti decisero di donare la statua al Royal Scottish Museum di Edimburgo in Scozia, pensando di mettere fine alla catena di morti.

Purtroppo, prima di interrompere gli strani decessi, la donna di Lemb ha mietuto un’ultima vittima che fu proprio il direttore del museo scozzese.

Se volete vederla, è sempre esposta nel museo di Edimburgo. Sempre, a questo punto, che ci teniate alla pelle. M tanto non sarà mai vostra, quindi potrete stare tranquilli. O forse no?!