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Italia: Bufera su Netflix – Squid Game rischia la censura

L’ondata Squid Game non si arresta, anzi attira su di se le competenze di una qualche sacra inquisizione che inorridita dalla cruda violenza propone la cancellazione della serie tv sudcoreana.

I bambini mimano ed emulano le scene violente”. Shockante rivelazione che ha travolto e sgomentato preoccupati genitori che invocano l’intercessione dei  garanti dell’imperturbabile moralità.

Ma perché chiederne la cancellazione?

Il problema è davvero la violenza trasmessa nel grande calderone dello streaming?

Qual è la verità che si vuol nascondere dietro un filo d’erba?

La verità è una e va ammessa a gran voce, sebbene porti con se un carico di profonda tristezza e sfiducia generazionale.
La “televisione “, intesa nella sua più totale interezza e declinazione è ancora oggi la baby sitter per eccellenza. Miss TV è una ragazza semplice, economica, sempre disponibile, sagace e in grado di fornire risposte alle domande fondamentali, di fronte alle quali molto spesso, si scontra l’incapacità e l’inadeguatezza di un genitore di saper fornire risposte migliori o ugualmente interessanti.

A Miss TV e ai suoi programmi abbiamo affidato il compito più complicato di una vita: assistere i figli e magari, perché no, anche educarli. Uno strumento dalle infinite potenzialità in grado di mostrare il mondo e far assorbire passivamente nozioni per un confronto e un dialogo che altrimenti non esisterebbero o risulterebbero incompleti.

La verità è che non spetta a Miss TV occuparsi di nessuno.

E’ solo un mezzo e come qualsiasi altra cosa il suo utilizzo può essere giusto o ingiusto.

Incolpare gli altri, additare una serie tv per la violenza propinata che, però, è finzione, quando poi al mondo esistono davvero violenza e crudeltà, è nascondersi dietro ad un dito. Il fallimento non è in una produzione che manda in onda una visione, il fallimento è nell’incapacità di controllare e offrire un’alternativa.

Altro che censura!

Il modo in cui bambini e giovanissimi fruiscono di tutto ciò che la televisione e i social network propongono è compito di un genitore. Non si può chiedere che una serie tv venga abolita, cancellata o censurata, solo per aggirare la difficoltà di saper fare da tramite tra il mondo proposto e il proprio bambino.

Squid Game è una sintesi di realtà distopica che abbiamo già visto e rivisto, in cui l’imbarbarimento della civiltà ribalta i valori tradizionali. Realtà che pone al minimo la concezione stessa della VITA. Un prodotto che può piacere o non piacere, ma che non può assolutamente essere censurato per rimediare alle difficoltà di controllo e di quell’attenzione che i genitori hanno rinunciato ad esercitare.

Benito Dell'Aquila