Photo by pixabay

I pro e i contro della Juventus di oggi

Il 4°posto è lontano solo 4 punti ma lo scudetto ormai è irraggiungibile

Visti gli ultimi risultati ottenuti, affermare che “non c’è pace tra gli ulivi” nella Torino bianconera in fondo non è un’esagerazione quanto un dato di fatto. La vittoria all’ultimo minuto della Juventus contro la Fiorentina non ha certo cancellato con un colpo di spugna le sconfitte (pesanti) rimediate con Sassuolo e Verona, che di fatto hanno obbligato società e tifoseria ad alzare bandiera bianca per quanto riguarda lo scudetto. Sì perché 14 punti da recuperare sulle prime in classifica, Napoli e Milan, sono davvero tanti anche per il gruppo allenato da Allegri. Fortuna che il bicchiere che all’apparenza sembrerebbe totalmente vuoto è almeno pieno in parte. Se questa dichiarazione appare un po’ forzata, considerando i tempi calcistici che corrono a Vinovo, in realtà anche in una situazione complessa come quella che stanno vivendo Cuadrado e compagni c’è comunque qualcosa da salvare. Insomma: in questo articolo non si parlerà solo dei contro della Juventus di oggi ma anche dei pro, che ci sono anche se sono pochi e ben nascosti. Iniziamo dunque con l’elencare i motivi per cui i bianconeri dovrebbero almeno sorridere a denti stretti.

La qualificazione alla prossima Champions è alla portata e i giocatori decisivi non mancano

Nonostante un ruolino di marcia di 4 sconfitte, 3 pareggi e 5 vittorie, la Juventus oggi si trova a soli 4 punti di distanza dal 4° posto valevole per la qualificazione alla prossima Champions League. Un gap facilmente colmabile da parte della squadra bianconera, che non può prescindere dal partecipare anche il prossimo anno al torneo che mette in palio la coppa per club più bella che ci sia. Non solo, la Vecchia Signora i giocatori decisivi li ha, e sono almeno due: Cuadrado e Chiesa. Il primo contro la Fiorentina è risultato decisivo, mentre il secondo sulla fascia è quasi sempre in grado di spostare gli equilibri in campo a favore del gruppo allenato da Allegri. Stando così le cose, le basi per una futura ricostruzione ci sono già adesso, e questa è un’ottima notizia perché ripartire da zero vorrebbe dire attendere anni e anni prima di tornare a vincere qualcosa di importante.

Il titolo è troppo lontano e Allegri deve trovare la quadra

Dopo avervi elencato i pro della Juventus di oggi, è giunto il momento di dire qualcosa sui contro. Tra i contro c’è sicuramente il fatto che lo scudetto ormai è un affare che non compete più ai bianconeri, che dovrebbero recuperare 14 punti non solo al Milan ma anche al Napoli, e che Allegri sta faticando, e non poco, a dare un’impronta ben precisa alla squadra. In ogni partita il mister toscano schiera un 11 titolare sempre diverso, perché non ha ancora trovato gli uomini adatti su cui fare affidamento, soprattutto a centrocampo e in attacco. Rabiot non convince, e per non fare danni viene spesso posizionato largo sulla mediana, non troppo vicino a Locatelli, che avrebbe bisogno di un top player al proprio fianco per poter crescere, e non convince nemmeno Morata, spesso alternato a Kulusevski. L’ex di proprietà dell’Atalanta in realtà sarebbe più un mediano che un bomber, eppure Allegri un po’ perché privo di alternative e un po’ perché non ha ben chiaro come poter raddrizzare il destino (ormai segnato) della sua Juventus ha deciso di schierarlo non dove darebbe il meglio di sé. A tutte queste problematiche si sommi il fatto che la tifoseria, nonostante tutto molto presente allo stadio, comincia a essere stanca della situazione, perché la Vecchia Signora non è abituata a giocare solo per partecipare. Questo malumore potrebbe trasformare il cosiddetto 12° uomo in campo in un ulteriore avversario in campo, e tale situazione renderebbe ancor più difficile il cammino della squadra.

Un progetto che può decollare 

photo by Pixabay

Aver puntato tutto su Allegri, il cui contratto è a lunga scadenza, non è una scommessa, perché l’allenatore ha già diretto la Juventus e sa come riportarla ai fasti di un tempo. Certo, non potrà farlo oggi, un po’ perché mancano i soldi per investire con decisione sul mercato e un po’ perché non c’è il tempo materiale per un cambio di passo immediato, ma di sicuro domani sì. Tanta sicurezza deriva dal fatto che modificando/puntellando la rosa juventina oggi inallenabile, su cui mister Allegri non ha ancora avuto voce in capitolo, una ripartenza in grande stile è più che possibile.

redazione