Helena Bonham Carter, l’affascinante dama inglese

Da pochi giorni Helena Bonham Carter ha compiuto 50 anni ed il traguardo di età non sembra minimamente segnarla. Grazie al famoso regista Tim Burton, peraltro suo ex compagno, la Bonham Carter si è ritagliata un’immagine di donna dal fascino tenebroso, che si adatta perfettamente alle trame disegnate dal regista per lo svolgimento dei suoi film. Helena però sembra non essere perfettamente d’accordo al punto da affermare che non è stato Burton a renderla così, ma che dentro ha sempre vissuto un particolare travaglio che la spinge giornalmente a vivere la vita con questo piglio di mistero e tenebre che la circonda. La Bonham Carter si dice particolarmente legata alle figure di Vivienne Westwood e Maria Antonietta, che sembrano averla segnata nel suo percorso professionale e non, come ha dimostrato nei suoi film.

Nata in una famiglia benestante e con una storia di lustro, l’infanzia della Bonham Carter risulta essere stata molto travagliata poiché quando aveva solo cinque anni, la madre ebbe un forte esaurimento nervoso che durò a lungo e che la portò a riprendersi dopo non poco tempo. Non finiscono qui le brutte notizie per la giovane futura attrice, infatti all’età di tredici anni il padre rimase completamente paralizzato e questo segnò ulteriormente la vita della ragazza, che in quello stesso anno arrivò seconda ad un concorso nazionale di poesia che le permise di vincere i soldi necessari per potersi pagare l’iscrizione ad un servizio di casting per attrici. Da qui inizia la storia dell’ormai nota attrice, che infatti dopo poco tempo aveva già recitato in diversi film. Arriva negli anni Novanta la vera popolarità quando venne presa per recitare in Amleto di Franco Zeffirelli e Frankenstein di Mary Shelley, diretto da Kenneth Branagh, con cui ebbe una relazione durata alcuni anni. Da lì a breve quindi avrebbe iniziato a calcare sempre più spesso i set.

Andando quindi al più recente periodo non possiamo mancare di sottolineare  Alice attraverso lo specchio, diretto da James Bobin, che altro non è che il sequel di Alice in Wonderland, in cui interpreta di nuovo la Regina Rossa.

Parlando di questo suo ultimo ruolo, e più in generale della sua carriera, Bonham Carter ha detto“Adoro la Regina, il suo comportamento infantile, il make-up indiavolato, la zucca gigante e deforme, il look punk. La mia filmografia potrà sembrarvi una lista di pazze, da Fight Club alla Mangiamorte di Harry Potter. In realtà le malattie psichiche mi affascinano da sempre, proprio perché nella vita vera non sono il tipo che si mette a dividere pazzi da ‘normali’. Siamo tutti pazzi. Specialmente noi donne: libere per natura”.

Andrea Calabrò