L’uomo riesce a portare alla luce capolavori diretti all’anima e diretti al cuore di ogni persona della terra. Da sempre la natura è stata fonte di inesauribile ispirazione per ogni artista e per ogni loro impresa. Verso la metà dell’800 si sviluppò la grande passione per la botanica, per le influenze esotiche ed orientali. Fu così, che lentamente, la natura incontaminata con tutti i suoi odori e i suoi colori entrò sempre più a far parte della vita degli artisti e delle loro incredibili opere d’arte.
Arte e natura quasi fossero due sorelle sono destinate a “salvare” il mondo da tristezza e solitudine. Progressivamente la pratica del giardinaggio è diventata una passione perfettamente integrata con le opere degli artisti, in cui potersi immergere e farsi inebriare da profumi e colori di tutti i tipi.
Ogni giardino era utilizzato come luogo di raccoglimento, di riflessione e come isola di tranquillità in cui l’artista al di là dell’ora poteva immergersi nei suoi meandri e lasciarsi trasportare dalla sua poesia senza tempo. Man mano in tutta Europa si formarono giardini, vere e proprie perle della natura più o meno incontaminata. Da Monet, Jacques Majorelle, Frida Kahlo fino a Sol LeWitt il mondo si riempì di piccoli scrigni di natura, piccole opere d’arte che fondendosi con l’anima dell’artista, suo creatore, avrebbero creato opere di estrema bellezza.
Da quando la moda dei giardini scoppiò nell’800, molti artisti decisero di progettare i propri su misura, cercando di rispecchiare la propria personalità e arte, riuscendo in alcuni casi ad essere le loro più fedeli fonti di ispirazione. Da Marrakech fino alle sponde dell’East River a New York, col tempo il mondo si riempì di questi fasci di luce e colore. Tra i tanti possiamo citare quelle di Majorelle con oltre 300 specie esotiche provenienti da ogni angolo del pianeta. Come non citare il celebre giardino di Claude Monet o quello di Frida Kahlo.
Anche in città col tempo si crearono giardini assolutamente stupefacenti come quello di Robert Irwin che come una cascata scende verso una vasca con azalee gallegianti o quello di Mary Mattinngly concepito come piccolo orto accessibile a tutti. Cari lettori di Social Up, se siete a conoscenza di altri giardini d’autore siamo curiosi di scoprirlo, scrivilo nei commenti!