Ecco cosa dice il nuovo decreto salva economia: sospensione scadenze fiscali, muto, bollette e affitto

Dopo tanta attesa finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ecco cosa prevede il nuovo Decreto del Consiglio dei Ministri del 16 marzo, il Decreto Cura Italia contro la grave crisi economica dovuta dall’emergenza coronavirus.

Una misura che lo stesso Conte ha definito poderosa, un piano di 25miliardi a sostegno delle imprese e delle famiglie. L’Italia è diventato il Paese modello per la partita europea contro il coronavirus, è necessaria una strategia europea completa e organica da parte di tutti di Stati. E’ una manovra che tende a coprire le necessità e le scadenze di Marzo, per Aprile avverrà un nuovo decreto in base alle iniziative a livello europeo.

Sono molte le misure previste per supportare il Paese in questo momento difficile, misure che prevedono lo stop alle scadenze fiscali di lunedì per tutti, la riduzione delle bollette e in altre misure rivolte al sostegno delle famiglie e delle imprese coAiuti per medici, lavoratori, famiglie, imprese. Un’iniezione di sostegno all’economia, subito, da circa 25 miliardi. Il potenziamento degli ammortizzatori sociali, congedi speciali, sostegno alla liquidità delle imprese e nuove misure per aiutare il servizio sanitario in affanno per l’epidemia da Coronavirus.

Il rischio del tracollo del Pil è reale e per questo il nostro governo ha deciso di investire la prima parte dei fondi previsti per l’emergenza, quindi i primi 16 miliardi di euro sono pronti a far rifiatare l’economia nazionale, che al momento è messa in una posizione davvero difficile.

Riassumendo, ecco cosa prevede il decreto Cura Italia:

Se l’emergenza si protrarrà – spiega – le misure assunte per il mese di marzo potranno essere rinnovate per aprile. Il governo mobilita finanziamenti per 350 miliardi, una cifra “equivalente” in percentuale del pil ai 550 miliardi della Germania. Ma il ministro fa appello alla responsabilità di tutti: le scadenze fiscali sono tutte rinviate ma “chi ha la possibilità paghi”, per destinare risorse al sistema sanitario. Le misure per la sanità sono in cima al decreto. Arrivano 1,15 miliardi per la sanità e 1,5 miliardi per la Protezione civile.

Un primo asse che prevede un sostegno al sistema sanitario pubblico, circa 3 miliardi di euro. 10 miliardi verso i lavoratori e le imprese. Tutte le categorie sono prese in considerazione dai lavori stagionali, dipendenti e partite iva. Garanzie per sospensione di mutui, ritenute fiscali e oneri statali, sarà incluso anche un afflusso di denaro per le banche per poter fai fronte a questa sospensione dei pagamenti.

Arrivano 1,15 miliardi di euro per la sanità e 1,5 per la protezione civile; il decreto prevede che le strutture alberghiere in caso di emergenza possano essere utilizzate per l’emergenza sanitaria. Per quanto riguarda i lavoratori chi ha lavorato durante il mese di Marzo nonostante l’emergenza riceverà un bonus di 100 euro, riservato a chi guadagna 40mila euro l’anno e sono esentasse. Il bonus sale a 1000 euro per i medici e tecnici sanitari. Saranno inoltre erogati 5 miliari per le imprese che potranno usufruire della Cig fino a 9 settimane.

Per i lavoratori che hanno figli a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50% fino a 15 giorni o un bonus babysitter di 600 euro. Inoltre, ci sarà la possibilità di sospendere i mutui sulla prima casa per chi è in difficoltà, opzione estesa anche agli autonomi senza necessità di presentare ISEE. Per chi accudisce disabili ci sarà la possibilità di congedo straordinario senza limiti ne restrizioni.

Le imprese avranno rinviate le scadenze fiscali fino a 18 mesi, sospensione dei mutui, 60% di credito d’imposta per chi ha un negozio. Per i settori più colpiti dall’emergenza coronavirus potranno ottenere una sospensione del 31 maggio dei versamenti di ritenuta d’imposta, contributi e premi assicurativi e IVA. I versamenti sospesi saranno effettuati in un’unica soluzione o rateizzati in 5 rate a partire da maggio 2020.

Sospeso l’invio delle cartelle di pagamento e degli altri atti di riscossione per la durata dell’emergenza Coronavirus. Lo riferiscono fonti di Agenzia delle entrate-Riscossione. Per disposizione del presidente Ernesto Maria Ruffini il blocco è in atto già da alcuni giorni, in attesa del nuovo decreto legge con le misure di sostegno per l’emergenza epidemiologica da COVID-19. L’iniziativa, decisa da Ruffini, prevede la “sospensione dell’invio dei documenti sia attraverso l’ordinario canale postale, sia attraverso la posta elettronica certificata”.

redazione