“Don’t Stop” un fulmine a ciel sereno in pandemia, un nuovo inizio per gli Oasis

Il 29 aprile in molti sono andati a dormire dopo mezzanotte, non solo per il primo maggio alle porte, ma perché era in arrivo una vera e propria bomba: un “nuovo” singolo degli Oasis.

Giovedì scorso, infatti, Noel Gallagher aveva annunciato su Twitter di aver ritrovato il cd di un vecchio demo su cui era inciso un inedito di circa 15 anni fa, “Don’t Stop”. Il cd, ironia della sorte, è stato ritrovato proprio grazie al lockdown e si è trasformato in un bagliore di luce in un periodo avvolto dalle tenebre.

Il nuovo singolo descrive quasi perfettamente il periodo finale degli Oasis, accennando ad addii rivolti tra i fratelli a vicenda, in un mare di malinconia che sembra arrestarsi ad un certo punto con un messaggio di speranza nel testo.

Il nuovo singolo apre una nuova fase della band dei fratelli di Manchester, magari un nuovo inizio degli eterni tira e molla tra i fratelli che vanno avanti ormai dal 2009, anno ufficiale di scioglimento degli Oasis.

Cosa hanno rappresentato gli Oasis?

Trent’anni fa la band di Manchester non sapeva che in poco tempo sarebbe diventata il mito di almeno due diverse generazioni, in primis per i loro coetanei e subito dopo per i nipoti dei propri fratelli maggiori.

Gli Oasis sono stati capaci di realizzare il sogno di migliaia di aspiranti musicisti, avendo la possibilità di vivere a pieno la vita da rockstar e lanciando un vero e proprio stile di vita.

Sono riusciti a rivedere anche la vita quotidiana dei giovani. Si pensi, ad esempio a canzoni come Wonderwall o Don’t Look Back in Anger, diventate veri e propri cult, portati avanti quasi come testi sacri da sfoderare nelle situazioni emozionali, ma anche in discoteca.

La disfatta della convivenza dei fratelli Gallagher ha fatto cadere nello sconforto milioni di fan, che ha visto venir meno anche una parte della propria giovinezza.

La fase calante della storia Oasis è rappresentata sicuramente dai tira e molla tra i fratelli, con frecciatine, attacchi personali e professionali. Ma anche in questo caso gli Oasis non hanno che rappresentato un qualunque rapporto familiare degenerato malamente, in cui l’orgoglio ha deciso di prevalere sull’affetto ed il rispetto.

Ma cosa ci aspetta per il futuro? L’arrivo del nuovo singolo in un periodo nero come questo, seppur per caso, potrebbe rappresentare una possibile terza via per riavvicinare i Gallagher. Un modo per far riflettere entrambi, chiarirsi e perlomeno recuperare il rapporto fraterno.

Le crisi regalano tanto dolore, ma anche tante opportunità: questa pandemia potrebbe passare alla storia per aver cementificato la reunion degli Oasis? Staremo a vedere, ma la speranza c’è.

Paride Rossi