Curano il figlio con le preghiere: muore

Herbert e Catherine Shaible sono accusati di omicidio nel 2013. I coniugi, genitori di un bambino di otto mesi, convinti che la fede potesse guarirlo non gli hanno prestato le cure necessarie, ma hanno pregato per lui.

Qualche anno prima un altro dei loro figli di due anni era morto per la stessa ragione, la coppia si era dunque impegnata a presentarsi a tutte le visite di controllo.

Naturalmente il patto รจ stato disatteso e dopo il secondo omicidio i sette figli rimanenti in vita sono stati affidati a famiglie adottive in attesa di essere ricollocati mentre per marito e moglie si fa sempre piรน vicina lโ€™accusa di omicidio e la condanna al carcere con sette anni di reclusione.

Per il giudice che ha impugnato la sentenza la fede finisce dove inizia la sicurezza di un bambino, a poco sono valse le โ€œscuseโ€ dei coniugi fermamente convinti che Dio avrebbe agito salvando il loro figlioletto e che la medicina era contraria alla loro religione.

Questa storia lascia sconcertati leggendola. Le scelte di fede come abbiamo sempre ripetuto sono personali e molto intime e crediamo fermamente non vadano mai contestate ma oltre certi punti si va incontro a vero e proprio fanatismo.

Quel che ci lascia sorpresi รจ il fatto che Herbert e Catherine fossero recidivi, negli Stati Uniti di solito, i controlli degli assistenti sociali, specialmente in casi di famiglie numerose, sono molto pressanti e intensi ci chiediamo quindi se la famiglia fosse seguita adeguatamente.

La morte di un bambino per mano dei propri famigliari credo sia una cosa gravissima tanto piรน se sono proprio loro a rifiutare i trattamenti in grado di salvargli la vita.

Il piccolo Brandon, questo era il nome della vittima se curato in tempo sarebbe guarito senza nessuna conseguenza.

redazione