Calcio e streaming: rivoluzione in Francia targata Netflix-Mediapro

È di pochi giorni fa l’annuncio della partnership tra Mediapro, gruppo televisivo spagnolo, e Netflix che porterà alla trasmissione della Ligue 1 e Ligue 2 in streaming sulla piattaforma americana.

I due servizi di broadcasting, infatti, hanno acquistato i diritti televisivi legati alla massima serie francese di calcio e alla serie cadetta, per un valore complessivo di 780 milioni.

Ma la vera novità sta nel prezzo che sarà offerto agli utenti: 30 euro per guardare sia serie tv che partite di calcio. L’acquisto dei diritti televisivi permetterà la trasmissione in streaming su Netflix dell’80% delle partite di campionato e l’intera stagione della Champions League.

Insomma, l’ennesima rivoluzione nel mondo dei diritti televisivi sportivi, che fortifica ancor di più il peso dei servizi streaming e delle nuove tecnologie.

Calcio e streaming: Amazon come precursore

L’accordo è molto simile a quello portato a termine da Amazon con la Premier League qualche mese fa. Il colosso capitanato da Jeff Bezos, infatti, ad inizio stagione aveva negoziato la trasmissione di alcune partite del campionato su Amazon Prime, senza costi aggiuntivi per gli utenti Prime.

Ad inizio giugno, inoltre, un’altra rivoluzione: accordo tra Amazon, Premier League e Twitch per trasmettere in maniera completamente gratuita quattro partite, favorendo l’interazione dei tifosi attraverso la chat della famosa piattaforma di live streaming.

Insomma, i campionati esteri si stanno muovendo per ampliare i propri mezzi di fan engagement, non limitandosi solamente ai canali tradizionali, ma sfruttando al meglio i servizi digitali a disposizione.

L’accordo tra Mediapro e Netflix, tuttavia, risulta essere ancora più innovativo, poiché attraverso una sola soluzione di abbonamento si ha la possibilità di intercettare non solo tifosi, ma anche appassionati serie tv. Una caratteristica non esclude l’altra e di conseguenza “tutto fa brodo”.

Calcio e streaming: Ligue 1 e serie tv a soli 30 euro

Azioni di questo genere, oltre a determinare maggiori vantaggi in termini di costi per i consumatori (il solo abbonamento al canale Téléfoot in Francia ha un costo 25,90 euro), sfida il sistema tradizionale di spettacolo televisivo, stimolando la concorrenza.

Non dobbiamo assolutamente aspettarci gare a ribasso legate gli abbonamenti, poiché i diritti tv hanno un costo elevato che è destinato a salire a causa dell’aumento del fan base intercettata, ma possiamo pensare che la qualità dei servizi migliorerà.

I tifosi, infatti, non saranno solamente appassionati, magari attenti solamente al gioco, ma potrebbero diventare dei veri e propri cultori del servizio, analizzando la trasmissione di una partita quasi con la stessa perizia con cui si valuta una serie tv.

Calcio e streaming: cosa succederà in Italia?

Le iniziative citate si inseriscono perfettamente nella ventata d’innovazione che il calcio dovrà abbracciare per restare al passo con i tempi, per ripartire dopo mesi di stasi ed incertezza. Potrà succedere lo stesso in Italia? Ci sentiamo di dire che accadrà, difficile dire se in tempi brevi o meno.

I primi segnali di rinnovamento cominciano ad esserci ed arrivano da Juventus ed Inter, attive nello stringere accordi di collaborazioni con Twitch (la prima) e nella creazione di podcast esclusivi dedicati ai tifosi (la seconda). L’innovazione, ora più che mai, è nelle mani delle diverse leghe, non resta che sperare di vedere la scelta giusta!

Sarà cura dei presidenti di Serie A scegliere quale indirizzo dare ad uno dei più bei campionati del mondo, continuando a renderlo sempre più attrattivo anche per i mercati esteri, come lo era dieci anni fa ai tempi del Milan leggendario e della grande Inter.

 

Paride Rossi