Arriva l’Airbnb delle valigie: si chiama Bagbnb e rivoluzionerà i vostri viaggi

Se c’è una cosa che ci accomuna tutti è l’ansia che ci prende quando dobbiamo affrontare un viaggio e tutto ciò che concerne i bagaglio. Già, perché la valigia non solo contiene i nostri vestiti, ma è un po’ la nostra “casa” in quei giorni viaggio. In primis l’ansia da bagaglio è legata al volo.

Già, perché se si parte in aereo si ha sempre paura che vada smarrita, e magari mai più ritrovata come è successo ad un’amica che era partita per il Mar Rosso per una serie di immersioni. La sua tuta da sub preferita? Adesso probabilmente sarà arrivata a Caracas. L’altra fase ansiogena è legata all’orario di ceck-in e ceck-out dell’albergo: se è così diverso dall’orario di arrivo o da quello del volo per tornare a casa il problema sta sempre sul dove mettere la valigia. Alcuni alberghi la stipano, insieme a quelle degli altri ospiti, in qualche sgabuzzino, alcuni sono attenti che ognuno prenda la propria, altri ancora lasciano tutto al caso o comunque al buon senso del prossimo, il quale talvolta ne è privo. Allora, spesso, si decide di portarsi dietro la valigia su e giù per le strade e le stazioni della metro, mentre si cerca di “godersi”, si fa per dire, le ultime ore di vacanza. Se siete stanchi di tutto questo, sappiate che è arrivato l’AirBnb delle valige. Si chiama BagBnb e unisce due concetti: il deposito bagagli e lo sharing economy. Funziona molto semplicemente: ci sono alcuni negozi che si sono proposti di tenere le valige e sulla app, nata grazie a questa startup, è possibile trovarli in varie zona della città che si sta visitando, a seconda di dove ci si trova e delle proprie esigenze durante la giornata. Il costo? Cinque euro al giorno (due per l’angelo che ci tiene la valigia, tre per la startup).

Quest’idea, seppur stravagante, è nata dal pensiero di tre ragazzi romani – Alessandro Seina, Giacomo Piva e Giulio De Donato – ed è già realtà diffusa nella Capitale, dove una trentina di attività commerciali sono diventate «Angels», ovvero custodi per i bagagli: bar, tavole calde, spazi di co-working, ciclofficine. Insomma un po’ di tutto. L’unico requisito? Avere a disposizione uno spazio sicuro in cui tenere le valigie. Ovviamente bisogna candidarsi per diventare «Angel» attraverso il sito, compilare un form e aspettare l’approvazione, in quanto BagBnb provvede poi a vagliare le candidature prima di includerle nell’elenco ufficiale. Sulla app e sul sito i turisti devono solo localizzarsi per trovare il “deposito condiviso” più vicino.  Dopo pochi mesi dalla sua nascita, BagBnb ha deciso di coinvolgere anche privati: studenti fuori sede, pensionati o famiglie che possono mettere a disposizione una cantina o un garage.

Gli Angels possono offrire anche servizi aggiuntivi, come stampare i documenti per il viaggio, accompagnare i viaggiatori in aeroporto o affittare loro le biciclette. Per i commercianti entrare nel mondo di BagBnb è un modo per attirare clienti, oltre che per arrotondare: chi raggiunge un bar per lasciare le valigie probabilmente si berrà anche un buon caffè, che non guasta mai. Insomma, un’idea per guadagnare qualcosa in più, farsi conoscere ed anche essere d’aiuto ai turisti che vengono a visitare le nostre città.

Sharon Santarelli