Intervista Cortese : “Sono un sognatore testardo e romantico”

Michele Cortese, in arte solo Cortese, è un giovane cantautore salentino classe 1985. Cresciuto vicino al mare tra tramonti mozzafiato e spiagge deserte, ha sempre avuto tra le mani qualche strumento. Dopo aver partecipato ad alcuni talent show e aver ottenuto alcuni importanti riconoscimenti, ha deciso di alzare nuovamente il volume della sua musica pubblicando “Spid”, una power ballad indie, romantica e ispirata. Un brano tutto da scoprire e in cui ci si perde ad ogni ascolto. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’artista per conoscerlo meglio e per scoprire i dettagli del suo progetto artistico.

Ciao Cortese, benvenuto su Socialup. Se dovessi descriverti con tre aggettivi quali sceglieresti? Perché?

Sognatore, testardo, romantico. Perché vivo a stretto contatto coi miei sogni da quando ho scoperto di averli, quindi quasi da sempre, perché tendo a sbattere sempre contro i muri finché non li abbatto o finché non mi rompo la testa, perché ho una visione poetica della vita in ogni ambito.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Da bambino amavo recitare e attraverso la forma del teatro musicale ho scoperto poi la passione per la musica. Più o meno nello stesso periodo della mia vita, ascoltando una musicassetta di Lucio Battisti in macchina di mia zia, ho scoperto la canzone d’autore e mi sono innamorato dell’idea di fare canzoni.

Il tuo nuovo singolo si intitola “Spid”, come nasce?

Nasce dalla voglia di decifrare informazioni come fossero codici segreti della mente di una persona bellissima e affascinante per scoprirne sentimenti ed emozioni da lei non esplicitati. Una storia che nasce in un bar notturno a pochi chilometri dal mare, embrione di un amore che fiorisce poi all’alba.

Qual è il significato del titolo?

Nel testo della canzone gioco con le parole utilizzando tutta una serie di termini del linguaggio digitale a partire appunto dal Sistema Pubblico d’Identità Digitale (SPID) fino ad arrivare alla verifica a due fattori per cercare di avere accesso nella mente di lei affascinante ed impenetrabile.

Nel brano canti “Dimmi come si sta nella tua testa”, ma in quella di Cortese come si sta?

Bene direi, nella seconda strofa di SPID dico appunto che nella mia testa ci sono stelle cadenti e una spiaggia deserta e c’è un bar aperto ventiquattro ore a pochi chilometri dal mare.

Quali sono le tue influenze musicali?

Sono tante e varie. Quelle più radicate dentro di me sono senz’altro Lucio Battisti e a seguire gli altri grandi cantautori italiani come Dalla, Graziani ecc. e alcune band iconiche della storia del rock come Led Zeppelin e Queen. Ma ho anche influenze più recenti tipo la musica di Niccolò Fabi, Brunori Sas, Andrea Laszlo De Simone.

Se dovessi scegliere un artista con cui fare un feat, con chi ti piacerebbe collaborare?

Ci sono vari artisti che stimo tanto e con cui mi piacerebbe collaborare come Leo Pari o il mio amico Forte.

 

Eleonora Corso