Blefaroplastica: la metodica che elimina gli inestetismi palpebrali

Quando si parla di blefaroplastica si fa generalmente riferimento a una procedura che rientra nell’ambito della chirurgia estetica e che serve a eliminare o perlomeno ridurre l’eccesso di tessuto cutaneo o di tessuto adiposo dalle palpebre.

Per quanto si tratti di un intervento che ha principalmente finalità estetiche, può talvolta avere anche uno scopo funzionale dal momento che in alcuni casi l’eccesso di cute o di adipe a livello palpebrale può interferire con la capacità visiva. L’intervento di blefaroplastica chirurgica ringiovanisce gli occhi e conferisce al volto un aspetto decisamente più riposato.

Va precisato comunque che esiste un’alternativa a questo tipo di intervento, la blefaroplastica non chirurgica, nota anche come blefaroplastica non ablativa, una metodica che rientra nell’ambito della medicina estetica.

Entrambe le tecniche sono molto richieste da chi vuole eliminare l’inestetismo noto popolarmente come palpebre cadenti o, più tecnicamente, ptosi palpebrale.

Altro inestetismo che può essere trattato è quello delle “borse adipose palpebrali”, ovvero delle formazioni localizzate a livello della palpebra inferiore

Di seguito quindi, dopo aver accennato alle cause di questi inestetismi, daremo alcune sintetiche informazioni sulle due tipologie di blefaroplastica.

Quali sono le cause delle “palpebre cadenti” e delle “borse adipose palpebrali”?

La principale causa della ptosi palpebrale e delle borse adipose palpebrali è l’invecchiamento. Con il passare degli anni, infatti, tutti noi subiamo, in modo più o meno accentuato, una perdita dell’elasticità della pelle che si manifesta in molte parti del corpo con la comparsa delle cosiddette “rughe”.

A livello delle palpebre l’invecchiamento cutaneo si manifesta per lo più con la ptosi. Un eccessivo accumulo di adipe a livello delle palpebre inferiori dà invece luogo alle borse adipose.

Va precisato che per quanto la causa principale delle palpebre cadenti sia legata all’invecchiamento, il fenomeno può essere accelerato e/o reso maggiormente evidente a causa di uno stile di vita non corretto, ovvero da un’alimentazione non equilibrata, da un’eccessiva esposizione ai raggi solari (o da un uso eccessivo di lampade abbronzanti), da un consumo eccessivo di alcolici e superalcolici ecc. Lo stesso può dirsi relativamente alle borse.

La blefaroplastica chirurgica

La blefaroplastica chirurgica è un intervento che prevede il ricorso al bisturi, viene cioè effettuata un’incisione che a seconda del tipo di intervento può essere interna alle pieghe della palpebra (blefaroplastica superiore) oppure nascosta sotto le ciglia (blefaroplastica inferiore). Si parla di blefaroplastica supero-inferiore se vengono operate sia la palpebra superiore che quella inferiore. Nel caso di blefaroplastica transcongiuntivale si interviene internamente alla palpebra.

Occorrono alcune settimane prima di apprezzare appieno i risultati dell’operazione.

L’intervento, anche a seconda delle condizioni di partenza, può avere risultati duraturi, anche oltre il decennio.

La durata dell’intervento può variare da una a due ore e mezzo circa. Il costo parte da 1.950 euro.

La blefaroplastica non chirurgica

La blefaroplastica non chirurgica si caratterizza per il fatto di essere priva di incisioni. Si tratta di una tecnica che si avvale di un radio-bisturi che sfrutta il processo di sublimazione termica, ovvero facendo evaporare derma ed epidermide in eccesso. È un tipo di intervento non invasivo e nemmeno doloroso; può però risultare un po’ fastidioso nei pazienti più sensibili. È possibile che siano necessarie più sedute, dipende dal caso specifico.

La durata di una seduta è di circa 40 minuti e il costo si aggira sui 650 euro circa.

 

redazione