Reggia di Venaria

Che si apra il sipario! Benvenuti alla Reggia di Venaria Reale

Quella che circonda la Reggia di Venaria Reale è un’atmosfera sospesa in una dimensione magica e surreale. Una volta varcati i maestosi cancelli d’entrata, il tempo sembra scorrere più lento, l’aria sembra più pura e gli uccellini sembrano cinguettare più allegramente.

La storia della Reggia di Venaria Reale è lunga e travagliata.

Siamo solo a pochi chilometri da Torino, nella cittadina di Venaria Reale eppure sembra di essere lontanissimi dal traffico della città e dai ritmi metropolitani. La cittadina di Venaria Reale, un comune con meno di 35000 abitanti, è l’unico della Regione a poter vantare sul proprio territorio la presenza di ben due distinte residenze sabaude, la Reggia di Venaria Reale e gli Appartamenti Reali di Borgo Castello, nel Parco Regionale La Mandria.

Carlo Emanuele II d’Asburgo, invidioso del celebre Castello di Mirafiori voluto da Carlo Emanuele I per la moglie,  comprò i due piccoli villaggi di Altessano Superiore ed Inferiore dalla famiglia di origine milanese Birago. Questa località, con 80.000 metri quadri di edificio monumentale della Reggia, 50 ettari di Giardini e 3.000 ettari recintati del Parco La Mandria, venne ribattezzata “la Venaria” perché destinato agli svaghi venatori. I lavori iniziarono nel 1658 e continuarono fino alla fine del Seicento, quando i francesi misero mano al progetto originale per farne una copia di Versailles. Durante la dominazione napoleonica la Reggia subì una serie di radicali trasformazioni, in particolare i giardini, distrutti per farne una piazza d’armi, mentre l’intero complesso venne trasformato in una vera e propria caserma e polo principale della cavalleria sabauda. Deturpata e abbandonata a sè stessa, cadde lentamente in rovina.

Reggia di Venaria

Nel 1978, quando la Reggia venne ceduta alla Soprintendenza, si attivarono i primi lavori di restauro. Solo nel 1998, con lo sblocco dei fondi nazionali ed europei, partì un vero e proprio progetto di rivalorizzazione di questo capolavoro. Cominciò, così ,il cantiere di restauro più rilevante d’Europa per i beni culturali. Dopo 9 anni di cantiere e una spesa di 280 milioni di euro ricavati dai fondi del Gioco del Lotto, il 13 ottobre 2007 la reggia riapre i battenti. Come una fenice è rifiorita dalle sue stesse ceneri più bella di prima.

Passeggiando per le sontuose stanze della Reggia si respira ancora l’odore del tempo che fu, quando le leziose dame camminavano strascicando i pesanti vestiti di velluto sul pavimento preparandosi per il grande ballo. Sarà proprio la Galleria Grande dove si svolgevano i balli di corte a lasciarvi senza fiato; la Galleria, progettata dal grande architetto Juvarra, è un vero capolavoro d’architettura Settecentesca. Con una lunghezza di circa 80 metri ed una larghezza di 12 metri, la Galleria sarebbe stata già così di grande effetto. A impressionare i visitatori ci pensano i fasci di luce generati dalle 44 ampie finestre e dalle grandi aperture che come “occhi” posti sulla volta consentono un gioco di ombre che riflettono il bianco accecante delle volte e delle pareti. Questo ambiente ospita ogni anno, oltre a eventi privati, il Gran Ballo della Venaria Reale; un gran gala che rievoca il famoso Ballo delle Debuttanti che vedeva l’entrata in società delle giovani ragazze.

Reggia di Venaria
Il Ballo delle Debuttanti

Nelle giornate estive, è bello perdersi nei Giardini della Reggia: ettari e ettari di fiori coloratissimi, alberi secolari e statue contemporanee che ”arredano” questo luogo incantato creando un magistrale connubio tra antico e moderno. Dopo aver assaporato i profumi delicati del Giardino delle Rose e aver ammirato i rarissimi pavoni bianchi, simili ad animali mitologici, si può godere dei giardini facendo un giro in gondola sul laghetto, salire a bordo di una carrozza trainata da cavalli o, per la gioia dei più piccoli, prendere il Trenino Freccia Diana.

Oggi  la Reggia di Venaria Reale e i giardini sono sede di mostre ed eventi dedicati alle eccellenze del Paese e nel 2011 in un’ala della reggia è stata inaugurata la scuola di restauro della Venaria Reale.

Lucrezia Vardanega