Viaggiatori che soffrono d’autismo: per loro un mondo sempre più accessibile

Viaggiare è  importante, prezioso, fondamentale. Spinti dalle proprie passioni e dalle curiosità si possono intraprendere viaggi all’insegna della vera e propria  avventura.

Scoprire il mondo rimane un’attività fondamentale, in particolar modo per i più piccoli. Negli ultimi anni si è lavorato moltissimo per abbattere sempre più barriere, così da migliorare l’accessibilità anche per i viaggiatori che soffrono d‘autismo, uno dei disturbi comportamentali più misteriosi, costantemente studiato da psichiatri e neuropsichiatri. Spesso intraprendere nuove attività è fondamentale per aiutare il disturbo, in quanto uscire dalla routine può aiutare ad affrontare i cambiamenti e le variabili.

Ad oggi, i dati sono incoraggianti. Sempre maggiore è il numero di parchi, musei, hotel, navi da crociera, residence e resorts che hanno lavorato sulle proprie strutture per renderle maggiormente accessibili a chi è autistico. Le  difficoltà che questi viaggiatori incontrano variano moltissimo. Non è assolutamente semplice neanche la previsione. Hanno bisogni diversi, spesso fisici, altri cognitivi.

Lorenza Ferrighi, madre di Eddi, 16 anni, racconta nel suo libro “Il mio e gli altri kalikanteri” l’esperienza vissuta al fianco del figlio. E’ una testimonianza ricca da amore, di dolore, ma anche di speranza. Lorenza, incoraggiandoci, ci racconta che grazie all’aiuto delle strutture e dell’accompagnatore Eddie può vivere un viaggio il più possibile in armonia con quello che lo circonda.

Il Tradewinds Resort di St. Petersburg in Florida è tra i primi  5 premiati come autism friendly dal Center for Autism and Related Disabilities (CARD). Sono proposte attività speciali per la spiaggia, il mare e il tempo libero. Nel 2015 è stato fondato il sito Accomable, offerto da Airbnb per famiglie che hanno bimbi con disabilità. La storia per la sua creazione è veramente toccante: la co-fondatrice Srin Madipalli amava viaggiare, ma essendo sulla sedia a rotelle odiava dover impazzire per trovare soluzioni ai problemi che la sua condizione le metteva davanti. Il sito creato ad hoc aiuta altri viaggiatori con disabilità a viaggiare come lei a viaggiare con più leggerezza, con più di 1,000 sistemazioni in oltre 60 Paesi.

I musei sono  luoghi   molto affascinanti per bambini e ragazzi autistici. Al linguaggio verbale è sostituito un linguaggio differente e più introspettivo Al Metropolitan di New York, ma anche a Dallas e a Boston, sono stati creati percorsi sensoriali, aree silenziose con luci soffuse, così da infondere maggior tranquillità nel bambino.

I parchi divertimento, anche se possono sembrare poco adatti per  rumori e luci, stanno lavorando molto su questo aspetto e si stanno attrezzando per avere percorsi speciali. I parchi Disney sono leader assoluti. In Italia, per esempio Leolandia si sta muovendo per rendere davvero accessibile a tutti quella che può essere definita l’esperienza di divertimento per eccellenza dei bambini.

Autism on the Seas  già dal 2007 collabora con Royal Caribbean International. I loro staff sono preparatissimi per andare incontro alle esigenze di chi soffre di autismo  ed oltretutto lavorano sulle rotte più famose e desiderate come Royal Caribbean, Celebrity, Norwegian, Disney e Carnival Cruise Lines.

Sharon Santarelli