Una Emoji è la parola più importante del 2015

L’era del computer, dell’informatica, e di internet ha portato grandi rivoluzioni. Basti pensare a come è cambiato il nostro modo di comunicare dove ci troviamo, cosa stiamo facendo o dove andremo un determinato giorno. Il protagonista di questo mutamento è senza dubbio Facebook, con i miliardi di post condivisi ogni giorno, eventi, e gruppi. Tornando indietro di qualche anno però si possono ricordare altre piattaforme di comunicazione che hanno contribuito a cambiare per sempre le nostre vite: prima gli SMS, poi le mail, poi i messaggi istantanei (chi non ricordo MSN?). Già dai tempi di quest’ultimi i messaggi non erano esclusivamente testuali, ma venivano arricchiti con delle faccine composte da punteggiatura o simboli (es. “:)”) chiamate Emoticon. La diretta evoluzione sono gli Emoji. Gli Emoji sono dei disegnini veri e propri che esprimono un’emozione. L’utilizzo nel 2015 è stato ritenuto così importante per l’Oxford Dictionary, in collaborazione con la nota azienda Swiftkey, da aver eletto la faccina che ride con le lacrime come parola dell’anno 2015.Secondo l’analisi di Oxford le Emoji, oltre ad essere utilizzate dagli utenti di ogni età, riuscirebbero ad esprimere un concetto molto complesso che a parole non renderebbe giustizia. Questo ovvierebbe almeno in parte ad un problema di trasmissione delle emozioni attraverso la forma scritta, arricchendo di sentimenti un semplice messaggino.

Davide Chittari