Credits: Interris

Tra i vari DPCM del governo, questo potrebbe essere considerato come il decreto “Salva Italia”

Mentre il numero dei positivi al coronavirus cresce, di pari passo, si portano avanti dalle regioni e dai comuni le proposte da indicare al governo in attesa del nuovo Dpcm la cui uscita è prevista in questi giorni.

Il Dpcm, è particolarmente atteso, in quanto dovrà fornire le linee guida su come affrontare i tempi che verranno. Prudenza e precauzioni ma niente lockdown, per contenere i numeri non sono previste chiusure drastiche, il nostro paese è troppo traballante per seguire ulteriori limitazioni e chiusure.

Tra le svariate ipotesi che il governo avrebbe presentato alle Regioni e ai Comuni, in vista del nuovo dpcm con le regole anti-contagio, si prevede che gli sport di contatto, come il calcetto o il basket, a livello amatoriale, saranno sospesi, saranno ammessi solo a livello dilettantistico per le società che abbiano adottato protocolli anti-Covid. Tra le proposte per limitare la movida, divieto di sosta davanti ai locali dalle 21, in modo da evitare assembramenti, e chiusura di pub, locali e ristoranti con servizio al tavolo a mezzanotte. Per quanto riguarda le cerimonie  (matrimoni, comunioni, cresime e funerali) restano in vigore le regole dei protocolli già approvati ma viene messo un limite massimo di 30 persone per gli eventuali ricevimenti successivi. Il premier Conte avrebbe illustrato la proposta di stop alle feste private, con una “forte raccomandazione” a limitare anche quelle in casa, se partecipano più di sei persone.

Il presidente del Consiglio avrebbe spiegato che sul punto una riflessione è ancora in atto. Alcuni tra i ministri continuano infatti a spingere perché venga introdotto un divieto vero e proprio, anche in casa. Fino a mille persone negli stadi all’aperto e capienza dei palazzetti che sale fino al 15% anche se non si potrà andare oltre i mille spettatori. Rispetto ai precedenti provvedimenti, dunque, non cambia nulla per quanto riguarda gli stadi mentre salta il limite massimo di 200 persone per quelli al chiuso. Ipotesi di lezioni a distanza (in videoconferenza) per gli alunni delle scuole superiori in modo da alleggerire la pressione sui trasporti pubblici locali. Tra i vari Dpcm del governo, questo potrebbe essere considerato come il decreto salva Italia, non si possono commettere errori di valutazioni né in un senso né nell’altro, ci troviamo davanti ad una svolta che deciderà la vivibilità del nostro paese.

Alessandra Filippello