“The Millionaire”: un film sul senso del riscatto da Oscar

“The Millionaire” diretto dal regista Danny Boyle è distribuito nel 2008. Un film che ha fatto incetta di Oscar nel 2009. A fronte di dieci candidature, ha portato a casa ben otto statuette tra cui le più importanti come Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Montaggio e Miglior Colonna sonora. E all’Oscar si aggiungono le vittorie nello stesso anno del premio BAFTA e dei Golden Globe nelle stesse categorie. Sorprendente la capacità di Danny Boyle di rinnovarsi ad ogni film, di mutare continuamente stile, di sorprendere sempre con qualcosa di diverso (del resto la sua passione di sperimentare è ben nota). Questa volta abbiamo un mix perfetto di lacrime e sorrisi, di reale e surreale, di dramma e musical, di commedia e thriller. Una miscellanea di generi cinematografici diversi mirabilmente fusi. Un film che dà massima importanza al contenuto – raccontando una bella storia – e alla forma – ricercata e elaborata, con l’uso di soluzioni tecniche innovative. Ad esempio la musica svolge un ruolo essenziale, il montaggio alternato è accattivante e l’utilizzo del ralenti è azzeccato.

Simon Beaufoy (sceneggiatore di “Full Monty”, qui si ispira al romanzo “Q & A” di Vikas Swarup) e Danny Boyle firmano un vero e proprio atto d’amore per l’India e il cinema boollywoodiano in particolare ma che non esita ad analizzare le storture della società indiana, le sue due facce contrastanti al massimo ossia la miseria più nera accanto al lusso più sfacciato, le bidonville accanto ai grattacieli, il profumo dell’incenso accanto all’odore delle fogne, l’onestà accanto alla criminalità.

Ha dichiarato Boyle: “Non puoi affrontare l’India con la nostra mentalità, devi abbracciare le sue contraddizioni”The Millionaire è anche un tributo ad Hollywood e al genere più tipico del suo periodo d’oro: la scena finale è un vero e proprio bellissimo omaggio al musical. Un riuscitissimo incrocio tra la cultura occidentale e quella orientale.

Bellissima e accattivante la colonna sonora multietnica di A. R. Rahman, uno dei più noti musicisti indiani. Serrato il ritmo, notevole la messinscena, da applauso l’uso virtuosistico della macchina da presa, sopraffino il montaggio che ci fa vedere il presente – il protagonista partecipa a un popolare quiz televisivo – e il passato – il protagonista che, adolescente, vive in una baraccopoli – offrendoci, al contempo, una tensione e una commozione a cui è impossibile rimanere indifferenti. Ottimo il cast; in particolare da lodare i tre attori che interpretano Jamal nelle diverse fasi della sua crescita.

Grande successo in USA e un trionfo al Festival di Toronto, The Millionaire è stato accolto dalla stampa americana positivamente elogiandolo e approvandolo, a riprova del fatto che è un film cult piacevole e stimolante rivedere. Ma anche le maggiori testate italiane di cinema hanno mostrato entusiasmo.

Non è facile realizzare un prodotto di qualità che riesce a sbancare ai botteghini  nè creare una pellicola cinematografica che nel tempo si faccia ricordare ed apprezzare per la grande lezione sull’importanza del rialzarsi e riuscire a riscattarsi, nonostante il contesto sociale a cui si apprtiene.

Buon visione!