Sostenibilità, la grande assente delle fashion week… o forse no?

La sostenibilità sembra essere la grande assente durante le fashion weeks di tutto il mondo.

Molte green influencer hanno (ancora una volta) urlato allo scandalo per l’immenso spreco di materiali che causano le settimane della moda. Non possiamo dire che non sia vero ma … è davvero possibile ridurre la moda solo ad uno spreco di materiali? Forse no. E soprattutto siamo così sicuri che la sostenibilità sia la grande assente?

É certo che la maggior parte dei brand non ha preso troppo in considerazione questa tematica, ma non è stato così per tutti, soprattutto per gli emergenti. Gli eventi a tema sono stati così tanti che è impossibile trattenere la gioia che si sprigiona nel vedere tanti giovani designers appassionarsi a questa tematica.

Gilberto Calzolari

fonte IG @gilbertocalzolari_official

La costa azzurra anni 60 vive di un fascino iconico che si mescola all’infanzia dello stilista e alla cinematografia, il tutto mixato in forme che ricordano gli origami giapponesi.  I tessuti sono stati recuperati tramite upcycling e altri capi sono creazioni di artigianato couture che sfruttano gli sfridi dei campionari. Insomma non dimentichiamoci che Calzolari ha vinto il Green Carpet Fashion Award nel 2018.

Ara Lumiere

Ara Lumiere fa una scelta piuttosto particolare. Recupera la tradizione delle modiste e crea splendidi copricapi con un unico tema: la vulnerabilità come valore. In questo caso si tratta di sostenibilità … umana. Le mani dietro queste creazioni infatti sono tutte di survivors sfigurate da acidi. Si tratta insomma di creazioni commoventi che invitano a trovare la forza dentro di sé.

Cormio

fonte IG @cormio_fanpage

I merletti di recupero diventano punk con Cormio in lingerie, abiti, cardigan e pullover.

Themoire

fonte IG @themoire

Il duo che compone il brand insieme alle proposte vegane e upcycled per la stagione estiva presenta anche il progetto together x themoire- Si tratta di una maxi clutch che lancia un modello 100% cotone che valorizza la storia messicana.

Yali

fonte IG @yalitribe

Pia Zanardi debutta alla MFW con Yali, il brand 100% made in Italy e sostenibile. La collezione è per donne dalla vita impegnata e che quindi sfruttano il double face per essere sempre perfette. La collezione “core” di giacche contemporanee è frutto del lavoro di esperti artigiani del sud della Cina. Una parte del ricavato di questa collezione sarà devoluto in beneficienza alla comunità AAPI negli Stati Uniti.

Rebecca Bertolasi