«Siete ‘Pandementi’ e ‘Covidioti’»: gli insegnanti negazionismi augurano il cancro agli studenti con la mascherina

Forse qualcosa è sfuggita di mano, il Covid ha certamente dato alla testa un po’ a tutti. Lo stress e l’ansia sono difficili da controllare, ma bisogna cercare di mantenere la calma e di non lasciarsi prendere dal panico o dalla rabbia. Per alcuni questa cosa è facile, per altri è quasi impossibile. Se poi ci metti in mezzo l’estro complottasti finisci in un vortice che trova sfogo grazie ai social network che hanno permesso a tutti di sentirsi meno soli, ma a molti hanno anche permesso di avere un megafono capace di amplificare anche le idee più idiote. Mettici pure che siamo un popolo di virologi, insomma possono crearsi situazioni deleterie.

Per i ragazzi hanno un ruolo fondamentale gli insegnanti, che adesso devono cercare di creare normalità nelle vite dei più giovani, ma che soprattutto devono essere da esempio per ricordare agli studenti come combattere la pandemia.
Questo purtroppo non è successo, almeno secondo la denuncia fatta dall’Unione degli Studenti, nell’istituto Federico II di Svevia di Melfi, in Basilicata, dove due insegnanti, marito e moglie, hanno iniziato ad inveire sui social contro chi usa la mascherina. I due insegnanti non si sono risparmiati ed hanno augurato il cancro a quanti sono spaventati dal coronavirus e che credono che questo sia un virus capace di uccidere la gente. Insomma hanno diffuso con vigore il loro pensiero negazionista, soprattutto grazie al loro certosino operato sui social network dove si sono impegnati a far capire il loro punto di vista con post e chat minacciose verso quanti si sono permessi di dissentire alle loro parole.

L’Istituto Secondario ha fatto sapere che sono state aperte le indagini per verificare la condotta dei due docenti sul posto di lavoro e sono state prese subito le distanze dai due. E’ importante però capire se marito e moglie anche sul posto di lavoro divulgassero le loro idee negazioniste trasgredendo in qualche modo.

«La nostra è una scuola meravigliosa, non è la scuola dei docenti che insultano i ragazzi, è la scuola della cultura, dell’allegria, della collaborazione con i professori – ha dichiarato il rappresentante studentesco, Antonio Simonetti –  Come in ogni grande famiglia, può capitare che ci sia qualcosa che non va ed è giusto che ogni problema venga risolto e per fortuna non siamo mai stati soli in questo, dirigente e professori sono sempre stati dalla nostra parte. La vigilanza è ed è sempre stata alta su tutto quello che i docenti e gli alunni facevano nella scuola ed è probabilmente anche per questo che la scuola ha funzionato. Se comportamenti del genere fossero avvenuti all’interno dell’istituto, sono sicuro che tutti gli organi competenti avrebbero preso immediatamente i provvedimenti del caso».

Nel fascicolo delle indagini non mancano screenshot e conversazioni che incastrano i due docenti.

Andrea Calabrò