Scicli e il verde: il fenomeno social che sfugge di mano

Di Sebastiano Mura per Social Up!

Scicli è un piccolo comune ragusano ricco di storia, cultura il cui centro storico è considerato dal 2002 dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Si stima che i territori dove oggi troviamo questa cittadina vantano una presenza umana riconducibile addirittura all’Età del Rame; la cittadina è situata a ridosso della costa sud-orientale dell’isola più grande d’Italia, è contraddistinta da un territorio vario ed eterogeneo, che va dalle spiagge ai rilievi calcarei, passando per suggestivi territori ricchi di macchia mediterranea solcati da diversi torrenti e corsi d’acqua.

L’arte e l’architettura dei suoi territori sono la prova evidente dell’importanza storica che queste zone hanno avuto e delle diverse dominazioni che ne hanno contraddistinto lo sviluppo, dall’araba, alla normanna, all’aragonese. Il cantautore Max Gazzè è, per metà almeno, originario di Scicli. Ne parliamo per questo? Beh, in realtà no. Anche se forse farci scoprire queste, e altre, caratteristiche dello splendido territorio della nostra Italia, era l’intento di chi, qualche settimana fa, ha avuto l’idea di lanciare su Facebook un piccolo contest chiamato “Scicli e il Verde“.

L’idea, avuta dal fotografo del luogo Angelo Bianco, era quella di stimolare la creatività dei suoi concittadini (o di chi si trovasse comunque a stare nel luogo) e spingerli a realizzare con ciò che avevano a disposizione (una macchina fotografica professionale o un semplice cellulare non faceva differenza) delle belle foto da postare nella pagina da lui creata. Foto che avrebbero dovuto mostrare a tutti la bellezza del territorio, della natura e dell’aria di questa realtà sicula. Un qualcosa per raccontare ed esprimere un sentimento di sincero apprezzamento ad una realtà che seppur piccola era degna di nota. A rendere evidente la ristrettezza che l’iniziativa doveva avere, almeno all’inizio, è il premio stesso: l’autore della foto con più like avrebbe ricevuto in premio una stampa 50×70 della propria opera. Semplice no? Sì, se non fosse che come spesso accade quando si tratta di rete, di comunicazione e, lasciatecelo dire, un po’ di sano esibizionismo, le cose possono anche sfuggire di mano.

Se infatti per i primi giorni tutto sembra procedere secondo i piani ecco che nei giorni successivi cominciano a comparire sulla pagina apposita dedicata alle immagini di Scicli, prima immagini che col verde e con la natura non hanno molto a che fare (vai di cuccioli strappa-sorrisi, foto di coppia al tramonto, e simili) per poi passare all’anarchia più totale e decidere che in effetti Scicli o non Scicli, Verde o non Verde, com’è come non è…”io la mia foto ce la metto!”. Ecco allora comparire foto romantiche, foto di gruppo, portafogli vuoti, sguardi languidi, panorami tra i più vari ed eventuali, foto delle mangiate con gli amici e delle gite in mare o in montagna, acrobazie in bici, cuccioli con gli occhiali, le strade di New York e la metro di qualche città tedesca, pulcino sulla mano di nonna (o zia o, forse mamma), saggi di danza, il Colosseo e un enigmatico becco per i capelli poggiato su un tavolo in una foto chiamata “Parigi”. Visionario. In poche ore compare tutto ed il contrario di tutto. Persino l’ideatore e gestore della pagina si rende allora conto che le cose non sono proprio andate come voleva lui. Poco male. Quanto meno qualcuno avrà capito che Scicli è un posto. E’ un bel posto, e forse varrebbe la pena di visitarlo.

Al premio originale, quello per la più bella foto di Scicli (per la quale a decidere saranno i like dati alla stessa), è stato adesso affiancato quello della più bella foto che con Scicli non ha molto a che fare. E in effetti è giusto così. Anche se alle volte si parla spesso di come la diffusione dei media abbia spento in un certo senso la nostra curiosità verso il prossimo, la nostra voglia di esporci, a noi queste cose fanno ben sperare. Sembra quasi che questa voglia di esserci sia voglia di raccontarsi.  E per chi Scicli in effetti non l’ha mai vista, un panino buono come non se ne mangiavano da tempo, un abbraccio con la persona che si ama, una posa buffa che ci ha fatto morire dal ridere, risultano comunque dei bei scatti proprio come il più selvaggio dei territori e, pensando che Scicli comunque fosse sinonimo di un qualcosa che valeva la pena vedere, abbiamo deciso di condividerla.

redazione