Scelta universitaria: istruzioni per l’uso

Giugno, per circa 500.000 ragazzi, significa esami di maturità, un mix eterogeneo di emozioni.

Tuttavia, una volta concluso un ciclo, se ne apre subito un altro, senza nemmeno rendersene conto. Ebbene sì, ci si proietta verso l’Università.

I mesi successivi alla maturità risultano fondamentali nella scelta di parte del proprio futuro, ma è così facile farlo?
La risposta non è affatto semplice, poiché ci si ritrova a confrontarsi con un mondo sconosciuto.

Di seguito proveremo a dare alcuni consigli per cercare di aiutare i ragazzi più in crisi.

Prima di tutto è fondamentale fare una fase una scrematura di base tra le diverse facoltà. Quindi, ad esempio, è necessario capire se si ha voglia di intraprendere un percorso scientifico puro, relativo a medicina, biologia, chimica, ecc, oppure rimanere su economia/ ingegneria.

Uno strumento utile nella decisione risulta essere la famosa classifica del Censis, redatta ogni anno, sulla qualità delle università italiane relativamente ad alcuni indici.

Nello stilare la classifica si utilizzano degli indicatori che tengono conto di: qualità dei servizi, borse di studio, qualità delle strutture, comunicazione e servizi digitali ed internazionalizzazione.

La guida risulta essere molto utile soprattutto analizzando la classifica divisa per settori disciplinari, ossia per facoltà, dando la possibilità al lettore quali sono le possibili potenzialità di un ateneo rispetto ad un altro.

Ovviamente si tratta di classifiche che non devono essere considerate verità assolute, dato che risulta difficile quantificare numericamente la reale qualità di un ateneo.

Un altro strumento utile sono le ricerche di Almalaurea, il consorzio interuniversitario degli atenei italiani.

Almalaurea, oltre a favorire l’avvicinamento dei laureati al mondo del lavoro, comportandosi da ponte, ogni anno pubblica un rapporto annuale sulla condizione occupazionale e sul profilo dei corsi di studio degli atenei italiani.

È un’indagine molto approfondita, basata su sondaggi effettuati tra i laureati di ogni corso di laurea ad uno, tre e cinque anni dalla laurea.

I dati risultano essere abbastanza affidabili, derivando dalle opinioni di chi ha già frequentato un determinato corso di laurea e si trova a contatto con il mondo del lavoro.

Un valore aggiunto del rapporto è la possibilità di conoscere le opinioni su un determinato corso di laurea di un ateneo, quindi non solo la più generale facoltà, analizzando anche le opinioni relative a qualità dell’insegnamento e delle strutture.

Quindi, ad esempio, è possibile analizzare i dati del corso in “Economia e Commercio” della Sapienza di Roma, non limitandosi alla più ampia facoltà di economia, che racchiude più corsi.

Tuttavia, lo strumento forse più utile e diffuso, risulta essere il passaparola. Anche in questo caso, però, vanno prese le dovute cautele, poiché ognuno ha un modo diverso di interpretare ed intraprendere importanti scelte di vita come l’Università.

Non abbiate paura di osare, la possibilità di fare la scelta “sbagliata” c’è sempre, ma non si deve aver paura di tornare sui propri passi. Prima o poi la scelta più giusta verrà naturale farla, quindi affrontate questa decisione con serenità e godetevi il meritato riposo: il mondo dei grandi vi aspetta.

Paride Rossi