Ryan Murphy, arriva l’accordo milionario con Netflix

Nell’ultimo anno Netflix ha intrapreso una politica commerciale chiara, semplice e d’impatto, ovvero quella di chiamare a raccolta tutti i nomi più influenti del mondo dell’intrattenimento per avere semplicemente fra le sue mani i migliori produttori, sceneggiatori e registi del settore e spiazzare a mani basse la concorrenza.

Dopo aver realizzato il colpaccio nel 2017 con l’ingaggio da della super acclamata Shonda Rhimes, fra le tante, creatrice di Grey’s Anatomy, Le Regole del Delitto Perfetto e Scandal, con un contratto quadriennale da 100 milioni di dollari, Netflix ha messo le sue mani, sbaragliando qualsiasi tipo di concorrenza, su un altro regista, autore nella sua carriera di serie iconiche come Glee e American Horror Story.

Parliamo ovviamente di Ryan Murphy, che dall’1 luglio ha dato inizio al contratto lavorativo firmato per ben 300 milioni di dollari, una cifra nettamente superiore a quella pattuita con Shonda Rhimes nonostante, a conti fatti, i prodotti televisivi di quest’ultima siano molto più fruttuosi, almeno negli USA.

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Il regista, produttore e sceneggiatore statunitense approderà così sulla piattaforma di streaming più famosa del mondo con un background che parla già per sé con alcune delle serie più iconiche della nostra epoca, che presto saranno completamente disponibili su Netflix per tutti i suoi utenti.

Basti pensare che Glee ha dato via ad una lunga, ed interminabile, serie di prodotti che giocano con il tema karaoke mischiando drama e adolescenza, e che American Horror Story è considerata una serie pioniera nel mondo dell’horror mainstream, riuscendo a macinare quasi una serie all’anno.

Negli ultimi anni Murphy, capace di lavorare su molteplici progetti contemporaneamente, ha dato un assaggio di ciò che porterà in casa Netflix con alcune serie tv che hanno riscosso grande clamore, sia per i temi trattati sia per il modo in cui il produttore televisivo li ha raffigurati, ovvero HollywoodThe Politician e la più recente Ratched.

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Tutte queste serie si sono rivelate dei grandi successi, e nonostante le critiche riguardanti il suo modus operandi , è innegabile il fatto che Ryan Murphy rappresenta, al giorno d’oggi, uno dei pochi produttori televisivi capaci di stare sempre sul pezzo, sfornando serie in grande quantità e riuscendo a stare mantenere sempre una linea qualitativa all’altezza delle aspettative, almeno per la maggior parte dei suoi prodotti.

In più, se si considera che le sue serie tv trattano sempre temi molto scottanti, come Hollywood, basata sul mondo dello spettacolo oscurato dal razzismo, l’omofobia e la prostituzione, o Ratched che raffigura il ritratto di un’epoca non troppo lontana e le sue considerazioni sulle infermità mentali, il risultato è che ogni serie da lui prodotta diventa, automaticamente, un gusto per la visione, creando uno spirito di autocritica genuino e per niente forzato.

L’impressione è che Netflix stia investendo davvero bene nel suo futuro, e molto probabilmente non dovrà aspettare troppo per raccoglierne i frutti.

Marco Russano