Rischi e benefici dell’allattamento misto

In genere durante i primi sei mesi di vita di un neonato, le linee guida dell’OMS raccomandano l’allattamento esclusivo al seno. Il motivo è piuttosto semplice e facile da intuire. Il latte materno, infatti, contiene una pluralità di sostanze che permettono al nascituro di poter affrontare nel miglior modo possibile i primi mesi di nascita. Certo, è sicuramente vero che anche il latte in polvere è un ottimo alimento per neonati, tuttavia, non è un mistero che il latte materno sia unico. Nonostante ciò, può accadere che le neomamme debbano integrare l’allattamento al seno con il latte artificiale, per vari motivi. Ad esempio, se dal seno non fuoriesce una quantità non sufficiente per soddisfare la richiesta del bambino, o se la madre non può fornire il latte per alcuni periodi, magari durante l’orario lavorativo, per via di cure farmacologiche o in caso di ragadi capezzolo, ecc. In tutte queste circostanze, ovvero quando è impossibile allattare in modo naturale, si parla comunemente di allattamento misto. In poche parole, la madre, quando ci riesce, tende ad allattare il piccolo (o la piccola) con il proprio latte, nei casi in cui non può (per un qualsiasi motivo), farà utilizzo del latte artificiale in polvere.

I pro dell’allattamento misto

Non tutti sanno che anche l’allattamento misto ha alcuni punti a favore. Infatti, come in molti da anni sottolineano, consente di non perdere i vantaggi dell’allattamento al seno, pur integrando il latte artificiale; pertanto vengono forniti al piccolo gli anticorpi che permettono una protezione efficace da molteplici infezioni. Al contempo, il latte formulato, fornisce la vitamina K, che previene le emorragie, e la vitamina D, che serve a rinforzare le ossa. Pertanto, utilizzare entrambe le tipologie di latte, ha il grande vantaggio di fornire nutrienti complementari al bambino. In poche parole, questa formula di allattamento non deve assolutamente scoraggiare tutte le mamme che non hanno la possibilità di allattare al seno. 

I contro dell’allattamento misto

Come ogni cosa, anche l’allattamento misto ha i suoi difetti. Infatti, introdurre il latte artificiale nell’alimentazione del bambino potrebbe determinare la fine del latte presente nel seno. Infatti, il latte materno viene prodotto grazie alla suzione del bambino. Questo significa, in parole semplici, che con la graduale limitazione dei momenti di allattamento, si riduce, di conseguenza, anche la produzione di latte. Questo perché la produzione del latte, in genere, è proporzionale alla richiesta del bambino. Inoltre, il latte artificiale potrebbe modificare la cosiddetta flora intestinale del bambino e la consistenza delle feci, poiché esso è meno digeribile del latte materno. Ancora, una reazione avversa molto frequente all’allattamento misto sono i rigurgiti. È bene verificare, però, che non si tratta di reflusso gastroesofageo dipendente da altri fattori, pertanto è preferibile contattare il pediatra. 

In ogni caso, per salvaguardare la salute dei più piccoli, è sempre consigliabile rivolgersi direttamente al pediatra in modo da avere un consulto da un soggetto esperto. L’alimentazione corretta in questa particolare fase è sicuramente importante ed è sempre meglio non correre alcun rischio ed andare sul sicuro. 

redazione