Ponte dei Morti 2023, 5 proposte di itinerari per i food lovers di tutta Italia

Cade di mercoledì, quest’anno, la Festività di Ognissanti (1° novembre), un’occasione ideale per organizzare un weekend lungo alla scoperta del Belpaese, da Nord a Sud, attraverso alcune delle prelibatezze dolci, più o meno note, tipiche delle sue regioni. Dagli amaretti liguri di Sassello al borgo di Monsummano Terme in Toscana, alla scoperta del pregiato cioccolato di Slitti, 5 idee per trascorrere il ponte in relax, alternando alle gite turistiche qualche assaggio tipico del luogo.

 

Le proposte delineate toccano alcuni caratteristici borghi lungo lo Stivale: Cividale del Friuli (Friuli-Venezia Giulia), Sassello (Liguria), Guardiagrele (Abruzzo), Nuoro (Sardegna) e Monsummano Terme (Toscana), alla scoperta della Fabbrica di Cioccolato Slitti, una delle perle della Valle del Cioccolato, a pochi km dalla celeberrima Montecatini.

La gubana, il dolce fil rouge tra Friuli e Slovenia – Cividale del Friuli

Si parte dal Friuli Venezia Giulia con la gubana, un dolce tipico delle valli del Natisone che si prepara in occasioni di feste o particolari celebrazioni, dalla forma a chiocciola, a base di pasta dolce e arricchito con noci, uvetta, pinoli, zucchero, grappa e limone. La storia di questo dolce risale al 1400, quando ad assaggiarlo fu papa Gregorio XII a Cividale del Friuli, e secondo alcune leggende corrisponderebbe alla sorella putizza, una delle prelibatezze del patrimonio gastronomico della vicina Slovenia.

Liguria, un weekend “dolceamaro” – Borgo di Sassello (Savona)

La seconda tappa suggerita è la Liguria, la regione che unisce mare e montagna in un’armoniosa combinazione che, d’estate e d’inverno, attira turisti da tutta Italia e non solo. Qui, oltre alle pietanze più note, troviamo gli Amaretti di Sassello, biscotti croccanti alla mandorla, perfetti per accompagnare il tè o il caffè. Queste tipicità, che hanno fatto nel tempo la fortuna del borgo in provincia di Savona dove sono stati inventati più di 160 anni fa, sono delle piccole semisfere all’apparenza screpolate e internamente morbide, testimoni di una storia che ancora oggi incuriosisce golosi ogni giorno dell’anno.

Toscana, il cioccolato di pregio di Slitti – Monsummano Terme (Pistoia)

È il momento della Toscana, il regno di Slitti e del suo Maitre Chocolatier Andrea Slitti, che oggi è considerato uno dei più esperti cioccolatieri in Italia con oltre 190 riconoscimenti alle spalle e svariati successi accumulati nel tempo, non ultimo il processo di internazionalizzazione intrapreso dall’azienda. Ed è proprio il cioccolato, in tavoletta, nei dragées o in crema spalmabile, il fiore all’occhiello della produzione, al cui inconfondibile gusto contribuiscono la qualità del cacao, proveniente da Ecuador, Perù, Venezuela, Jamaica, Santo Domingo e Madagascar, e le abili mani del suo artigiano. Qui è imperdibile un pitstop alla Fabbrica del Cioccolato Slitti di Monsummano Terme, a pochi km da Montecatini, o al recentemente aperto flagship store di Firenze, in Piazza dell’Olio, 6.

Sise delle monache – Guardiagrele (Chieti)

Si passa poi all’Abruzzo, alla scoperta delle Sise delle monache o Tre monti, un dolce abruzzese inventato dalle monache Clarisse per la festa di Sant’Agata prima di consegnare la preziosa ricetta ai fratelli Palmerio che, nel 1913, fondarono a Guardiagrele (Chieti), un piccolo borgo nel Parco Nazionale della Maiella, la prima pasticceria. La preparazione, molto semplice, prevede due strati di pan di spagna farciti con crema pasticcera, con tre protuberanze riconoscibili che, secondo tradizione, ricordano il trio Gran Sasso, Maiella e Sirente-Velino.

Le seadas di Sardegna, il gusto della storia – Nuoro 

Infine, non possono mancare le isole in questo percorso a tappe che si conclude in Sardegna, dove a conquistare anche il palato più esigente ci sono le seadas, il cui nome pare che tragga la propria origine da “su seu”, lo strutto, impiegato nella preparazione della pasta. Figlie della tradizione pastorale sarda, che ha origine nella zona centro-orientale dell’isola, le seadas sono un piatto molto semplice, preparato con quello che rimaneva nelle dispense delle massaie: impasto di semola, ripieno di pecorino fresco e miele di corbezzolo, sempreverde tipico della regione. Per l’occasione, meritano una visita la città di Nuoro, principale località della Barbagia, e il massiccio del Gennargentu, che include le vette più alte dell’isola.

redazione