Più di 3 milioni di giapponesi mangeranno cibo di KFC per la cena di Natale

Siamo già in trepidante attesa della cena di Natale e noi cominciamo già a leccarci le labbra.

Patate arrosto croccanti nel grasso del pollo, lasagne e – ovviamente – l’evento principale, il succulento arrosto; riempiendo la casa con l’inconfondibile aroma dell’infanzia trascorsa in uno stato di eccitazione quasi frenetica per l’attesa dell’apertura dei pacchi regalo sotto l’albero.

Tuttavia, siamo consapevoli che la nostra ossessione per una tradizionale festività non è condivisa da tutti e  se siete dei Grinch questi sono solo problemi vostri, ci dispiace per voi.

Se il pensiero di una ciotola luccicante di frutta secca dell’anno scorso (e che ogni anno viene tirata fuori per l’occasione) ti fa venir voglia di nasconderti dietro l’albero di Natale dei tuoi genitori (probabilmente dai tuoi genitori), allora perché non cercare altrove l’ispirazione per il pasto più importante dell’anno?

In effetti, negli ultimi decenni è emersa in Giappone una gustosa tendenza natalizia che senza dubbio delizierà coloro che non vogliono passare la mattinata della vigilia di Natale chiusi in cucina.

Sin dal lancio della campagna “Kurisumasu ni wa Kentakkii!” della KFC nel 1974 (che si traduce con “Kentucky per Natale!”), Quegli 11 segreti di erbe e spezie che compongono il gustosissimo impasto del pollo fritto più amato del mondo, sono diventati parte integrante del Natale giapponese, con oltre tre milioni di famiglie che fa riferimento alla catena di fast food per la tipica cena di Natale.

Il primo KFC del Giappone ha aperto il 1970 e non è stato subito popolare tra i giapponesi. Inoltre, con solo il 2% dei cristiani nel Paese, il Natale non è stato neanche un affare per gli amanti del consumismo in Asia.

Tuttavia Takeshi Okawara – il primissimo manager di un KFC giapponese – si è rivelato essere una specie di genio del marketing, introducendo un’affiliazione festosa con pollo fritto che sarebbe poi durata per molti Natale a venire.

Una suora che lavorava in una scuola locale chiese se Okawara potesse fare qualcosa in occasione della festa di Natale della chiesa e soprattutto se il pollo fritto della KFC potesse essere introdotto nel menù della festa.

Okwara acconsentì, e non solo, decise pure di vestirsi in modo giocoso come Babbo Natale per celebrare l’occasione e ballare con uno dei secchi classici di KFC. La festa fu un successo, e presto Okwara ricevette altre richieste per replicare la festa.

L’emittente nazionale NHK ha rapidamente ripreso la storia e ha intervistato Okawara su come abbia fatto a trasformare il pollo fritto occidentale in una tradizione giapponese.

I cittadini giapponesi anche quest’anno faranno la fila per ore preparandosi a festeggiare il Natale come meglio si conviene.

redazione