Novak Djokovic, un campione dentro e fuori dal campo

Amore per la propria nazione e un’alimentazione corretta sono stati e sono tutt’ora due dei motori che hanno portato Novak Djokovic nell’Olimpo del tennis. Giocatore di grande talento, esplose definitivamente con la storica vittoria in Coppa Davis nel 2010, la prima per la Serbia. In quello stesso periodo scoprì grazie al nutrizionista Serbo Igor Cetojevic di avere un’intolleranza al glutine che lo portava a stare molto male in campo. Cosa successe in quel 2011 è storia, 70 vittorie contro 6 sconfitte, vetta della classififica ATP raggiunta e prize money totale di $12,619,803.

Grazie al successo ed ai guadagni negli anni Novak ha deciso di diventare imprenditore nel mondo della ristorazione, seguendo le orme dei propri genitori (che gestivano un ristorante-pizzeria a Kopaonik, sulle montagne della Serbia). Nel 2009 fu la volta del “Novak Café & Restaurant” nella sua città natale, Belgrado, mentre nel  2016 ha aperto “Eqvitaa” ristorante vegano in quel di Montecarlo. Così Nole «Grazie alla mia famiglia ho sempre avuto un debole per il cibo, ma come atleta diventa qualcosa di più. Rappresenta il carburante che determina il modo in cui gioco, come recupero e come sto in campo. Il cibo è la mia passione. È la cosa che più mi ha cambiato nella vita. Il mio desiderio è quello di condividere l’impatto che ha avuto su di me col mondo». Facendo così fede alle sue parole a breve quindi aprirà il terzo ristorante, sempre nella sua Serbia, la particolarità? Servire pasti gratuiti ai più bisognosi. Al momento non si sa se le persone dovranno dimostrare di avere un reddito basso e non sufficiente per seguire un’alimentazione adeguata o se l’ingresso sarà aperto a tutti. L’unica certezza è che il ristorante sarà aperto solo di sera.

La notizia, come riporta il sito della Fit, è stata confermata con un comunicato dallo stesso Nole. Conosciuto per essere sempre in prima linea quando si tratta di beneficenza, grazie anche alla Novak Djokovic Foundation, attiva dal 2007, Nole ha dichiarato «Il denaro non è un problema per me ($109,805,403 vinti fino ad oggi). Ho guadagnato abbastanza da poter dar da mangiare a tutta la Serbia, penso che loro si meritino questo dopo tutto il sostegno che mi hanno dato». Sì perchè la Serbia è da sempre legata a Nole, la ritroviamo nelle sue parole quando ricorda i tragici momenti delle guerra dei Balcani, così come nelle lacrime versate dopo l’eliminazione dalle olimpiadi di Rio. Come disse tempo fa il tennista serbo Janko Tipsarevic «A mio avviso Nole è una delle nostre armi principali e può seriamente contribuire a migliorare l’immagine della Serbia nel mondo». Un simbolo della Serbia che si rialza e a cui Nole ha deciso di fare questo piccolo dono aiutando chi ne ha più di bisogno.

Umberto Palazzo