Piero Barone all’Università “Kore” per una lezione di psicologia e musica

Il mondo della musica e dell’università si sono incontrati ancora una volta. Molto spesso gli artisti “salgono in cattedra” e vengono ospitati negli Atenei per incontri con gli studenti. Questa volta è stato il turno del tenore Piero Barone, ospite dell’Università “Kore” di Enna dove ha tenuto una lezione a tema “La psicologia dell’artista e la capacità del Saper Essere”.

La musica da un punto di vista scientifico

La mattinata è partita da una riflessione sul concetto di musica, elemento che fa parte dell’umanità sin dai tempi antichi e che da sempre è connotata da un potere unico. Psicologia e musica uniti in una lezione in cui si indagano i meccanismi che portano alla creazione di melodie e testi, un’analisi scientifica su come il cervello riesca a produrla e ascoltarla. Piero Barone ha commentato l’analisi scientifica della musica in questo modo:

La musica fa parte di tutti noi, è centrale nella vita di ognuno. C’è chi ne fa una professione, chi una ragione di vita. Ognuno la utilizza a proprio modo, ma quello che è certo è che la musica è la colonna sonora della nostra vita. La associamo ad ogni nostro stato d’animo, ad ogni nostra emozione, ad ogni esperienza che viviamo.

Piero Barone in cattedra

La seconda parte dell’incontro ha visto Piero Barone rivolgersi in maniera spontanea ai ragazzi raccontandosi senza filtri. Nella sua carriera si è messo in discussione in più di un’occasione e ha sottolineato come solo mettendosi in discussione si possa progredire ed avanzare nel proprio percorso personale. Barone ha sottolineato anche l’importanza dell’educazione e delle sue origini:

Sono nato e cresciuto in un paesino qui in Sicilia, a Naro. La vita in posti come questo scorre in maniera più lenta rispetto alle grandi città. Ho avuto la fortuna di ricevere un’educazione che mi è stata trasmessa in maniera più lenta, si ha più tempo per assimilare le cose. L’educazione è la mia bussola, non mi fa mai perdere la rotta. Quando mi sento perso devo subito tornare al mio porto sicuro, a Naro. Quando mi sento disorientato torno a casa e bastano pochi giorni con le persone giuste per ritrovare me stesso e la mia identità. Quel porto sicuro mi permette di affrontare con estrema lucidità tutti i problemi e le cose complesse che devo superare.

Una chiacchierata che è proseguita poi riconoscendo l’importanza della famiglia nel processo educativo del giovane e nella sua carriera. I successi ottenuti dal giovane, come ha sottolineato lui stesso, sono dovuti fondamentalmente ai suoi affetti più cari, dai genitori, fino ai nonni e infine i fratelli:

Devo sicuramente tanto ai miei genitori, tutti i risultati che ho ottenuto sono dovuti soprattutto a loro. Vorrei soffermarmi però sull’importanza di mio fratello e mia sorella, che sono stati una parte fondamentale e preponderante nella mia vita. Quando è arrivato Il Volo mio fratello aveva circa 16 anni e mia sorella 10. Nonostante la giovanissima età hanno avuto la maturità e la saggezza per capire che quello era per me un momento davvero importante e non hanno mai smesso di incoraggiarmi e di spingermi ad andare avanti, giorno dopo giorno. Mi hanno sempre sostenuto, anche nei momenti più difficili. Più grandi sono le cose e più complesse sono e se non hai una struttura familiare solida è difficile andare avanti. Mio fratello e mia sorella sono il più grande regalo che i miei genitori potessero farmi.

Piero Barone si è raccontato senza filtri agli studenti di Enna che sicuramente saranno rimasti colpiti dai valori di un giovane che pur avendo cantato in tutto il mondo riconosce ciò che conta davvero nella vita e resta ancorato ai valori più importanti, quelli familiari.

 

Eleonora Corso