“Ciao zio Benny,
mi chiamo Paola e ho 26 anni. Studio e lavoro, ho amici fantastici e alcuni un po’ meno. La mia famiglia non è quella del Mulino bianco, ma ci vogliamo bene. L’unica cosa che sembra mancare è l’amore. Non sono fidanzata e non riesco a fidanzarmi. Penso di essere rotta o di avere qualche problema affettivo, forse è il caso che mi rivolga a qualcuno. Non riesco ad innamorarmi, è questo il mio problema. Per quanto ci possa essere interesse, per quanto mi possa affezionare, non riesco ad andare oltre. Resto razionale e mi rendo conto di non riuscire a sbilanciarmi con le parole e i fatti. Cosa ho che non va?
Paola.”
Ciao Paola,
la faccio breve, brevissima. Non hai nulla che non va!
I sentimenti e in particolar modo l’amore sono in grado di renderci irrazionali, di farci vedere la realtà in modo distorto, possono spingerci a manifestazioni delle nostre emozioni, alquanto discutibili.
Tu, cara Paola, puoi dire di non aver commesso alcuna sciocchezza preda di un irrazionale vortice di emozioni e sentimenti. Pensa a chi, in nome dell’amore si reca sotto casa della propria anima gemella per dichiarare il proprio amore, con sua madre che, con annesse cuffie e bigodini, ti osservava dalla finestra, mentre compone il 112 dichiarando tu sia un povero pazzo internato, evaso dalla struttura di cura e dai suoi sedativi?
Per quanto possa apparire romantico è altrettanto imbarazzante. Le pazzie d’amore solo si caricano di aspettative che poi, quasi sempre, trovano riscontro e ricambio. Nelle nostre vite l’amore, che dovrebbe essere un sentimento così semplice, pulito e in grado di vincere ogni cosa e in realtà, complicato, sporco e molto spesso non corrisposto o soggetto a scadenza. Esistono le eccezioni. E’ giusto non generalizzare, è vero, e quindi? L’amore è un po’ come ognuno vuole metterselo in testa. Ho capito che è impossibile delinearne i tratti con fermezza. Ho un’unica certezza, l’amore deve renderci felici, deve contribuire a rendere la vita più semplice. Se un amore è complicato, complesso, difficile, alla lunga ci sfianca e prima o poi giunge ad un capolinea.
Quindi, Paola, è il caso che tu ti rivolga a qualcuno? Assolutamente no. Non vorrei neppure rifilarti la solita favoletta del “Non hai incontrato il tipo giusto che ti ha fatto innamorare!”.
Il saper gestire le proprie emozioni e l’essere in grado di non diventare preda dei proprio sentimenti non è sbagliato. Certo siamo abituati a scene tragicomiche e surreali, ma questa non è la normalità. L’essere incontinenti e folli per amore non è la sola via.
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Quindi, cara Paola, io non credo tu sia arida o affetta da chissà quale patologia per la quale non riesci ad innamorarti, anzi. Se tutti avessimo una visione più razionale dell’amore, avremmo evitato un bel po’ di sceneggiate patetiche. Io, sicuramente!
Ricorda solo di non lasciarti sopraffare dalla paura dell’ignoto, di ciò che non puoi controllare. A volte, questa paura è capace di precluderci dei mondi interi, solo perché pensiamo di non meritarlo o di non saperlo gestire o riuscire a conquistare. Questi timori possono ostacolare l’apertura di nuovi capitoli e precluderci un mondo intero. Questo sarebbe sbagliato.
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