Musica e solidarietà: gli artisti siciliani in prima linea per una raccolta fondi

Musica e solidarietà: un binomio che crea connessioni e genera umanità. È proprio il caso di “Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)”, un brano inedito cantato e suonato da artisti, band, cori e orchestra di tutta la Sicilia al fine di una raccolta fondi a sostegno delle famiglie degli operatori sanitari che hanno sacrificato la propria vita in prima linea negli ospedali italiani.

“Insieme a tantissimi artisti siciliani abbiamo preso parte a questo progetto ispirati da uno spirito di condivisione comune. Da lavoratori del mondo della musica ci siamo trovati bloccati dalla pandemia globale, quindi ci sembrava doveroso con la nostra arte sostenere chi il covid lo combattte in prima linea negli ospedali” ci ha raccontato il rapper siciliano Picciotto.

“Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)”, infatti, fa parte del progetto solidale “Sicilia Per L’Italia”: campagna di promozione della salute e di sensibilizzazione verso i corretti comportamenti da seguire in questo particolare periodo. La canzone è stata scritta da Kaballà, Vincenzina Cirillo e Lello Analfino, musiche di Kaballà, produzione artistica di Christian Rigano e produzione esecutiva di Nuccio La Ferlita e Alessandra Nalon.

Gli artisti e i musicisti coinvolti sono: Carmen Consoli, Roy Paci, Nino Frassica, Rosario Fiorello, Mario Biondi, Mario Venuti, Suor Cristina, Giovanni Caccamo, Deborah Iurato, Loredana Errore, Mario Incudine, Kaballà, Ivan Segreto, Lello Analfino, Giuseppe Anastasi, Roberta Finocchiaro, Silvia Salemi, Miele, Carlo Muratori, Daria Biancardi, Lidia Schillaci, Coro Interscolastico Vincenzo Bellini di Catania, Daniela Giambra, Picciotto, Massimo Youth Orchestra – Orchestra Giovanile del Teatro Massimo di Palermo, Patrizia Laquidara, Rosario Di Bella, Shakalab, Tony Canto, Vincenzo Spampinato, Caterina Anastasi e Manola Micalizzi dei Babil On Suite.

Vi è stato un vero e proprio tam tam tra gli artisti che si sono cercati a vicenda invitandosi a fare parte di questo progetto di solidarietà.

“Nel mio caso, sono stato contattato da Nuccio La Ferlita e nello stesso momento è avvenuto con gli Shakalab e con Roy Paci che è un fratello con il quale lavoro in pianta stabile da due anni” ha precisato Picciotto il quale ha aggiunto: “Avevo scritto un paio di quartine oltre il testo. All’inizio erano piaciute, ma poi vi era un problema di tempi e di sovrapposizioni con i bimbi e alla fine non le ho potuto inserire. Non disdegno il bel canto, quindi non ho trovato particolari difficoltà nell’entrare dentro il brano”.

Anche se la canzone è natalizia non deve essere un deterrente per non sostenere la raccolta fondi. “È vero che la musica è circoscritta al periodo natalizio, ma è pur vero che la solidarietà non va a periodi, ma deve essere la costante del grande senso di umanità che in questo momento spero nel nostro Paese ritorni prepotenentemente” ha confidato Picciotto che da sempre vive la musica strettamente legata a tematiche sociali e solidali. “Di base come attitudine ho sempre legato la musica all’aspetto sociale perché è anche quello che faccio nella vita come operatore sociale ed educatore. Sono due valori imprescindibili. Penso che musica e sport sono gli unici due mezzi dove è ancora possibile fare un’aggregazione sana. Io stesso lavoro in laboratori di scrittura creativa nei quartieri molto difficili di Palermo e mi rendo conto nelle scuole quanto il rap nel mio caso, ma la musica in generale diventi un mezzo di riscatto importantissimo per i ragazzi”.

È ancora possibile donare tramite un’offerta libera all’IBAN attivato per l’occasione dalla Fondazione Giglio (IBAN: IT78Y0521643260000000091315) o attraverso la piattaforma digitale Gofundme (http://gf.me/u/zdgknt).  A questo scopo verranno devoluti anche i proventi del brano “Viene Natale (Se stiamo lontani staremo vicini)”.

“Purtroppo quest’ultimo anno ci ha costretto a vedere le persone come dei freddi numeri. Guardiamo i numeri dei contagiati e dei deceduti, ma non pensiamo a tutte quelle persone che sopravvivono e restano in vita con questo trauma indelebile. Secondo me la verità è che non si conosce ancora la verità perché è ancora passato troppo poco tempo. Sicuramente deve essere attivato il mutuo soccorso” ha spiegato Picciotto che, nonostante il lockdown e un momento di blackout emotivo, è a lavoro su nuovi progetti: “Quest’estate mi sono messo a lavoro a capofitto con la label di Roy Paci. Mi occupo della parte rap dell’etichetta e stiamo lavorando ad una quindicina di progetti che stiamo seguendo con giovanissimi artisti siciliani. Nel mezzo c’è anche il mio nuovo disco su cui sto lavorando”.

Sandy Sciuto