Milano fashion week: il viaggio negli schizzi di uno stilista con Moschino

Secondo giorno di Milano Fashion Week: Moschino, che in confronto ad Alberta Ferretti potrebbero sembrare il diavolo e l’acqua santa. Proprio così, due sfilate e due collezioni completamente opposte. Moschino alla Milano fashion week presenta una collezione Primavera Estate per l’anno 2019 scenografica e fuori dal comune. Aspettative più che soddisfatte. Con uno stile unico e fuori dal comune, come suo solito, Moschino ha raccontato una storia sulla passerella. Ha raccontato la fase creativa dello stilista in tutti i suoi aspetti: dalla pressione per presentare dei bozzetti alla scelta del tessuto, insomma una favola.

Ma chi è questo anticonvenzionale stilista?
Franco Moschino è uno stilista italiano classe 1950 che dopo aver creato il suo marchio nel 1983, muore nel 1994 e lascia un buco nel mondo della moda. Fortunatamente la grandiosa casa di moda riesce ad andare avanti seguendo lo stile del grande maestro. Famoso per le sue creazioni stravaganti ed eclettiche, come il vestito fatto interamente di peluche, da lì il simbolo della firma.

Ed ora parliamo della sfilata. Come già citato in passerella si è raccontata una storia. Una storia che ha visto scendere nel défilé completi dagli scolli in stile anni 50 e spalline anni 80. Un mix originale se lo si accosta a colori al neon, fantasie animalier e a righe, sia oblique che verticali. Inoltre il cappello sembra rivelarsi un vero must insieme ai guanti lunghi fino al gomito, naturalmente il pieno stile first lady, se non fosse per i colori troppo accesi e poco indicati ad eventi di stato. Ma per quanto riguarda i tessuti? Fate largo a maglie streach e paiettate. Tessuti strutturati e in plexiglass che includono trasparenze più “vedo” che “vedo non vedo”. Ma come per Alberta Ferretti la parola d’ordine sembrerebbe essere: completo, che sia gonna o pantalone.

E gli accessori? Date il benvenuto a catene doppie da portare al collo in plexiglass e giganti mono orecchini. Ma che dire del gran finale: un favoloso abito da sposa corto con gonna a palloncino e sorprendentemente senza tessuti decorati, ma con tanto di valletti che avvolgono la sposa in una nube di farfalle multicolor. Molto diversa dalla collezione di ieri vero?

Silvia Menon