alexandra moura

Milano Digital Fashion Week: Alexandra Moura la Perfomer Art della moda

Alexandra Moura irrompe alla Milano Digital Fashion Week con una proposta fuori dall’ordinario. La presentazione di défilé digitali ha sicuramente permesso a tutti i brand di giocare in casa, ma Alexandra Moura non solo ha colto questa opportunità, ma ha irrotto con uno streaming dalla potente carica artistica. Per un momento si ha come l’impressione di ritrovarsi in un filmato di Marina Abramović.

La proposta presentata da Moura è un vero e proprio inno all’arte contemporanea, cinque minuti esplosivi di PURA AVANGUARDIA. La designer portoghese ha rimarcato il suo territorio mostrando al mondo intero un substrato che si libera e concede una riflessione di civiltà.

Una collezione che si trasforma e diventa una Perfomance Art e si scaglia contro i canoni imposti dalla società:  Trova la giusta postura / Cambia / Dai una buona impressione / Cambia look / Sovverti!
Ancora una volta la Moura si spinge oltre ogni stereotipo di genere e gli usi convenzionali dei tessuti. La pecora nera portoghese ripropone uno stile fuori dagli schemi e da prova di iconicità.

Modelli che vivono ciò che indossano nella loro eccentricità e in un senso quasi sovversivo e spacciato di normalizzare ciò che si è, ciò che si indossa. Sono dunque queste le caratteristiche della sfilata di Alexandra Moura, giochi di tessuti ristrutturati e silhouette dalle forme audaci ed esagerate.

Compaiono giacche e blazer con volant appariscenti, giochi di onde in ogni direzione. Linee confuse e vestibilità dai tratti che ricordano una via di mezzo tra l’underground e Vivienne Westwood. Colori poco sgargianti, ma su mise appariscenti e dai tratti irriverenti. Ritornano stampe a caratteri che giocano a rivisitare l’idea animalieur.

Un défilé povero di accessori se non scarpe. Se i grandi nomi dell’alta moda hanno rinunciato ai tacchi, non ci pensa a rintrodurli Alexandra Moura, che propone, invece, una predilezione per stivali alti e anfibi e sneakers dalla grande praticità.

Benito Dell'Aquila