Matrimoni Fantasma in Cina: Il Commercio di Cadaveri Femminili per Unioni Post Mortem

Nella Terra del Dragone, una millenaria usanza conosciuta come “yinhun” o “matrimoni tra fantasmi” ha recentemente attirato l’attenzione del governo cinese. Sebbene la pratica sia radicata nelle zone rurali, le crescenti attività criminali ad essa associate, come furti di cadaveri e omicidi, hanno spinto le autorità a considerarla con occhio critico e ad adottare misure drastiche per porvi fine.

La settimana scorsa, un tragico evento nella contea di Guanxian, nello Shandong, ha portato a una riflessione più ampia su questa pratica. Una giovane di 16 anni ha compiuto il gesto estremo di togliersi la vita, gettandosi dal nono piano di un edificio in costruzione. Successivamente, i genitori adottivi della giovane hanno venduto i suoi resti per 66mila yuan (circa 8.500 euro) a un’altra famiglia, anch’essa colpita da una tragedia simile, per celebrare uno yinhun, ossia un matrimonio tra fantasmi.

Il segretario del Partito locale ha reagito prontamente a questo evento, chiedendo l’interruzione immediata di questa pratica antica. Ha promesso campagne di sensibilizzazione e misure per eliminare completamente gli yinhun, riconoscendo la necessità di porre fine alle attività illegali legate a questa tradizione.

Gli yinhun hanno radici antiche, risalendo ai tempi della dinastia Shang (1600-1046 a.C.), come indicato in un saggio del professor Huang Jingchun dell’Università di Shanghai. La pratica deriva dalla convinzione che essere sepolti da single non sia auspicabile, specialmente considerando lo squilibrio di genere nelle zone rurali causato da politiche del passato, come il figlio unico e gli aborti selettivi.

Secondo le tradizioni confuciane, un giovane senza eredi non può essere sepolto nella tomba ancestrale della famiglia, interrompendo così l’eredità dei beni. Gli yinhun cercano di risolvere questo problema consentendo a individui non sposati di “sposarsi” nell’aldilà, assicurando la continuità del lignaggio familiare.

Tuttavia, l’aspetto economico legato agli yinhun è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni, portando ad un aumento dei costi da 30mila yuan a quasi 100mila yuan in un decennio.

In precedenza, episodi criminali come il furto delle ceneri di una ragazza e tentativi di vendita avevano portato a arresti, evidenziando l’oscura realtà che si cela dietro questa antica tradizione.

Mentre il governo cinese si impegna a porre fine agli yinhun, resta da vedere come questa usanza millenaria si evolverà e se sarà possibile ridurre o eliminare completamente il suo impatto negativo sulla società.

Sergio Meloni