L’evento culinario di Tokyo con camerieri affetti da demenza

È recentissimo l’opening sperimentale a Tokyo, in Giappone, del Restaurant of Order Mistakes, il Ristorante degli Errori negli Ordini.

Il nome è un gioco di parole ispirato al racconto The Restaurant of Many Orders di Kenji Miyazawa, poeta e autore di storie per ragazzi. Il progetto, partito da una struttura assistenziale per anziani, ha messo al servizio di un’ottantina di clienti non camerieri qualsiasi, ma persone affette da demenza.

È stata la food blogger Mizuho Kudo a condividere la sua esperienza con la rete: lo staff si è dimostrato estremamente gentile e sempre pronto a sorridere, ma se vuoi ordinare un hamburger devi essere pronto a ricevere dei gyoza (ravioli) al suo posto senza restare troppo deluso.

L’imprevedibilità dei piatti non è stata un ostacolo però: piuttosto, ha reso la serata unica e divertente. I clienti, in gran parte professionisti della cura a loro volta, hanno concluso il pasto con soddisfazione e incoraggiato gli organizzatori a proseguire con l’iniziativa.

Coinvolgere gli ospiti delle strutture in laboratori di cucina e pasti in comune è una delle pratiche d’animazione più diffuse, ma farne dei camerieri e metterli a contatto con il pubblico in modo così diretto e ben organizzato è una splendida novità.

Sono state messe a punto e seguite cinque rigorose linee guida per l’ideazione e l’esecuzione dell’attività: inannzitutto, l’intento è stato creare una situazione appropriata per ospitare e far muovere comodamente le persone con demenza. In secondo luogo, era importante evitare di indurre queste ultime a sbagliare di proposito. L’idea, piuttosto, era dare forma a un clima positivo, in cui gli errori venissero perdonati con un sorriso e fosse più facile esorcizzare l’ansia di sbagliare o fare brutte figure, che spesso accompagna già i primi stadi del deterioramento cognitivo. L’obiettivo dell’insegna, poi, era addolcire l’animo dei clienti prima ancora che questi entrassero nel locale. Infine, naturalmente, la massima attenzione andava dedicata a scongiurare il rischio di allergie e avvelenamenti da cibo.

Il personale è stato messo a proprio agio con diverse procedure, dalla semplice associazione di ogni tavolo a un numero fino alla costruzione di un tabellone delle ordinazioni appositamente progettato perché fosse facile da consultare.

Dopo il successo della prima prova del 2 e 3 giugno è prevista una nuova three night opening dal 16 al 18 settembre a Oppongo, un quartiere di Tokyo. Il progetto è attivo sulla piattaforma di raccolta fondi giapponese Readyfor.jp, dove ha già raccolto più di due degli otto milioni di yen (circa sessantaduemila euro) necessari per finanziare il proseguimento del Ristorante.

Spesso pensiamo che l’assistenza agli anziani sia una questione semplice e triste, e che abbia a che fare con la giusta somministrazione di cibo e medicinali, con adeguate misure di sicurezza, con passatempi che “tengano buoni” gli ospiti e nient’altro. E la demenza non migliora certo le cose.

La verità è che le attività di animazione svolte con (non solo per) le persone con demenza rappresentano una sfida molto più complessa e più avvincente di quanto immaginiamo, come dimostra deliziosamente il Restaurant of Order Mistakes.

Riccardo Rossi