Le serie TV maledette e i loro macabri retroscena

Sono delle serie TV che, al di là del successo che hanno avuto, si costruiscono una fama di “maledette” per vicissitudini di vario tipo, anche tragiche, che hanno colpito alcuni dei protagonisti nella vita reale. Ecco le 5 più conosciute dove la sfortuna è rimasta in agguato fuori dal set.

IL MIO AMICO ARNOLD — La serie andò in onda per otto stagioni fra il 1978 e il 1986, con protagonisti due fratelli di colore adottati da un ricco signore bianco. Il ruolo di Arnold fu interpretato da Gary Coleman, che a causa di disfunzioni renali ebbe problemi di crescita al punto da non superare mai l’altezza di 1 metro e 30. Ma tutta la sua vita è stata tutta all’insegna della sfortuna: è stato in causa con i genitori per avergli arbitrariamente sottratto i proventi della sua attività di attore; ha avuto problemi con la giustizia per violenza domestica e il 28 maggio 2010 è morto in seguito ad un incidente nella sua casa di Salt Lake City. Problemi anche per Todd Bridges (il fratello Willis) che dopo la fine della serie divenne tristemente famoso per gravi problemi con la giustizia: uso di stupefacenti e tentato omicidio di uno spacciatore di droga. E’ andata ancora peggio a Dana Plato (la sorellastra Kimberly), di lei si diceva che avesse fatto abuso di droga per anni. Fu arrestata e rimessa in libertà vigilata per aver falsificato una prescrizione di Valium, nel maggio 1999 fu trovata morta in una roulotte parcheggiata vicino l’abitazione della madre del compagno per una overdose di farmaci.

TRE NIPOTI E UN MAGGIORDOMO — In questa serie andata in onda tra il ’66 e il ’71, un uomo ricco e single diventa tutore di tre fratellini scatenati, aiutato nel difficile compito da un simpatico maggiordomo. Dopo la serie sembra che la sfortuna si sia abbattuta sui protagonisti del telefilm, l’attrice Anissa Jones, che interpretava la nipotina più piccola Buffy, morì il 28 agosto 1976 a soli 18 anni per overdose, in circostanze ancora misteriose. Il 22 agosto 1977 toccò all’attore Sebastian Cabot (il maggiordomo French), a soli 59 anni, colpito da attacco cardiaco. Il 24 giugno 1997 Brian Keith (zio Bill), all’epoca malato terminale di cancro, si suicidò.

LA FAMIGLIA BRADFORD — Otto figli, un padre vedovo e una “matrigna” buona e gentile. Sono le vicende de “La famiglia Bradford”, serie Usa andata in onda dal 1977 al 1981. Lo show iniziò sotto cattivi auspici, con la morte di “mamma” Diana Hyland a causa di un tumore. Finito il telefilm, Adam Rich, il piccolo Nicholas, abbandonò il piccolo schermo a causa di problemi di alcolismo e dipendenza dalle droghe, venendo anche arrestato per furto. Droga e problemi finanziari per Willy Aames (lo scapestrato Tommy), che vide la sua stella oscurarsi dopo il successo di “Paradise”. Neanche Susan Richardson, ovvero la bella Susan, ha avuto una vita facile, vittima di una grave depressione e di un sequestro della figlia in Corea. Infine, Lany O’ Grady, la studiosa Mary, morì a settembre del 2001 per un’overdose di farmaci.

BAYWATCH — La serie, trasmessa negli Stati Uniti dal 1989 al 2001, conclusasi definitivamente nel 2003 con il film-tv “Baywatch — Matrimonio alle Hawaii”, ruota intorno al mondo dei guardaspiaggia di Los Angeles. Negli ultimi anni, la vita e la carriera di David Hasselhoff è stata minata dai problemi di alcolismo e dai numerosi ricoveri per disintossicarsi. Yasmine Bleth (Caroline Holden) ha provocato nel 2001 un incidente di cui si è poi dichiarata colpevole per guida sotto l’effetto di sostanze illecite e per elevata velocità. Jeremy Dunn Jackson (Hobie Buchannon) durante l’adolescenza ha avuto problemi per abuso di droga che lo hanno costretto a un lungo periodo di riabilitazione.

redazione