Le domus de janas sono le case delle fate in Sardegna

Chi ha visitato la Sardegna si sarà sicuramente imbattuto in una “domus de janas“, l’avrà ammirata in tutta la sua bellezza, non sapendo però di cosa si tratti davvero. Su tutto il territorio dell’isola sono infatti presenti queste tombe preistoriche scavate nella roccia, tipiche della Sardegna pre-nuragica. Si trovano sia in grandi raggruppamenti che isolate, spesso unite tra loro formando dei veri e propri cimiteri sotterranei.

Il termine deriva dalla parola janas che indica creature immaginarie legate alla tradizione popolare isolana. Donne un po’ streghe e un po’ fate, molto più minute degli esseri umani. Molti le definiscono una versione sarda degli elfi. Proprio la loro piccola taglia gli permetteva di vivere nelle cosiddette “domus”, piccoli alloggi costruiti nella roccia.

Con la sua storia la Sardegna si distingue nettamente da altre regioni. Qui la civiltà nuragica ha lasciato delle testimonianze che non si trovano da nessun’altra parte. Basta pensare che di domus de janas, solo in questa regione, se ne contano più di 2.400. Praticamente una ogni chilometro quadrato, e si ipotizza che ce ne siano ancora altre da scoprire.

Cosa vedere nelle domus de janas

Per i più curiosi è possibile anche accedervi e visitarle. Tramite delle aperture nella roccia si giunge ad ambienti ampi caratterizzati da alti soffitti. L’obiettivo di queste strutture è quello di commemorare la vita fornendo al defunto una specie di abitazione in cui vivere nell’aldilà. Alcune hanno addirittura dei corridoi e dei tunnel che le collegano alle “case” degli altri defunti. Ammirando le pareti interne è possibile vedere affreschi e molti simboli scolpiti. Tra questi ci sono le false porte, che simboleggiano il passaggio al mondo ultraterreno, e le corna del dio Toro, che proteggono il sonno dei morti.

Le domus de janas di Sassari

La maggior parte di questi siti archeologici sono concentrati nella zona nord-occidentale della Sardegna, ed in particolare nella provincia di Sassari. Tra i più importanti ci sono: la Necropoli di Sant’Andrea Priu nel comune di Bonorva, con 18 vani risulta essere una delle più grandi del Mediterraneo, il Complesso ipogeico di Anghelu Ruju a nord di Alghero, e la Necropoli di Monte Siseri nel comune di Putifigari in cui spicca la domus dell’incanto, una delle più spettacolari per le sue decorazioni. Ma poi anche la Necropoli di Mesu ‘e Montes nel comune di Ossi e la Domus de janas di Sedini definita la cattedrale delle domus de janas.

Lucia Filardi