La stanza della rabbia: paghi e distruggi tutto ciò che vuoi

Sguardo feroce, denti stretti e labbra serrate. È il volto della rabbia, sentimento primordiale, antico, che nasce dall’istinto in grado di far uscire la parte peggiore di noi. A volte si riesce a controllarla, altre volte è proprio impossibile. Che fare allora quando siamo sopraffatti dalla rabbia?

La soluzione arriva dal Giappone, negli States è già tendenza e presto lo sarà anche in Italia. Apre, infatti, a Legnano la prima “rage room” del nord, ovvero la stanza della rabbia. L’idea alla base del nuovo concept dell’intrattenimento è semplice: distruggere tutto per scaricare la rabbia, le tensioni e il nervosismo. Il tutto accompagnato dalla colonna sonora preferita.

Piatti, bicchieri e perfino elettrodomestici. Tutto, ma proprio tutto può essere distrutto, spaccato e ridotto in mille pezzi, in una seduta di 15 minuti. Ad ogni partecipante, infatti, viene fornita non solo l’arma base ma anche un set di oggetti da spaccare.Ci sono tre format disponibili tra cui scegliere: Basic, che comprende 20 oggetti, un vaso e un elettrodomestico da rompere con un piede di porco; Premium, con 30 oggetti da spaccare; Deluxe, quaranta oggetti su cui sfogare la propria rabbia.

È possibile scegliere anche qualche strumento aggiuntivo, come mazze da baseball o da golf o un badile in alluminio. Lo staff, inoltre, fornisce maschera, elmetto, paracollo, ginocchiere, gomitiere, guanti e scarpe antinfortunistiche come protezioni. I prezzi vanno dai 30 agli 80 euro, a seconda delle opzioni scelte e delle persone presenti nella camera della rabbia (massimo due).

Tuttavia, quella di Legnano non è la prima “rage room” italiana. La prima camera della rabbia a sbarcare in Italia è stata, infatti, a Vecchiazzano, in provincia di Forlì grazie all’estro imprenditoriale di Cristian Castagnoli. La rabbia si è rivelato un business vincente, tanto che adesso il format sta diventando un franchising.

Tutti gli “Hulk” italiani, dunque, sono avvisati: presto ci sarà una camera della rabbia per ognuno di loro, pronta per essere distrutta mille e mille volte ancora.

Catiuscia Polzella