La Regina Elisabetta dice no alle pellicce e adotta soluzioni ecologiche

La Regina Elisabetta e la Royal Family dicono addio alle pellicce di pelo animale.

Sua Maestà la regina Elisabetta ha deciso di invertire la rotta e catapultarsi in un’idea di abbigliamento più etico e rispettoso degli animali dicendo no alle pellicce. D’ora in poi le pellicce animali saranno bandite per sempre da palazzo. A sostituirle saranno invece eco fur sostenibili e approvate da sudditi e animalisti. Molti vociferano che questa inversione di rotta sia stata influenzata dall’ultimo “acquisto” della casa reale, ma possiamo assicurarvi che non è così. Questo cambiamento non ha nulla a che fare con l’arrivo a palazzo di Maghan Markle. Infatti, la neo mamma reale, ha da sempre dimostrato un forte spirito ambientalista e animalista, influenzando fortemente le scelte del marito Harry, non di certo quelle di sua maestà.

Da un po’ di tempo i movimenti fur free stanno condizionando (positivamente) il mondo della moda e del lusso. Se nello stato della California indossare o comprare pellicce è severamente vietato, ora anche la Regina Elisabetta sembra ispirarsi a questa iniziativa non utilizzando più pellicce vere. È proprio il caso di dire God save the queen! Ma dopo questo passo animalista, la regina deciderà anche di regolamentare ulteriormente una tradizione centenaria come la caccia? All’interno del suo regno tutto tace, ma noi iniziamo già a pensarci.

La moda del fur free ormai sta contagiando tutti: animalisti e non. Le pellicce vere sono diventate out, obsolete ed indossate solamente dalle vecchie signore. Finalmente indossare un’animale morto non è più moda. É vero, le pellicce vere scalderanno più di quelle sintetiche, ma possiamo assicurarvi che se siete disposti a spendere qualche euro in più e scegliere prodotti di qualità, anche le eco fur vi terranno al caldo. Ma se proprio non volete rinunciare alla sensazione di indossare del pelo, abbiamo una soluzione anche per voi: non depilatevi. Indossate il vostro pelo con orgoglio e non ricopritevi con quello di qualcun altro.

Silvia Menon